“A seguito dei commenti apparsi nei giorni scorsi sulla stampa relativi alla pista ciclabile di Fossoli sulle modalità di progettazione, vista la leggerezza con cui si affronta il tema sicurezza, sentiamo l’obbligo di informare i cittadini su quelli che sono i parametri fondamentali della elaborazione di un percorso ciclopedonale.

Le norme in materia mettono a disposizione del progettista due opzioni: la priorità ai ciclisti o l’interruzione della pista. La discriminante è la sicurezza, ed infatti nel caso di via Remesina interna visti gli incroci ampi e la tipologia del traffico, è stata scelta l’opzione dell’interruzione della pista. Infatti l’aumento del numero degli incroci incrementa le probabilità di incidenti ed è per questo motivo che in questi casi si adotta la soluzione scelta. Si ricorda inoltre che il Codice della strada prevede che ogni utente debba rapportarsi in modo equanime agli altri conducenti, compresi i pedoni.

Nel caso invece di via Focherini si è ritenuto possibile mantenere la precedenza ai ciclisti poiché il livello di sicurezza è maggiore. Progettare in sicurezza significa tener conto di tutte le condizioni ambientali e comportamentali applicando le regole in nome dell’esigenza e della tutela di ‘tutti’. Si coglie l’occasione infine per ricordare che ad oggi sono state realizzate in città oltre 35 km di piste ciclabili che testimoniano l’attenzione che questa amministrazione ha per la mobilità alternativa”.

Carmelo Alberto d’Addese assessore a Mobilità e Traffico