“In accordo con i principi della nostra Costituzione, della Carta dei Diritti dell’Uomo e di quella dei diritti fondamentale della Ue”, il Consiglio provinciale si è pronunciato ieri a favore della richiesta al Governo di “promuovere politiche mirate a garantire la sicurezza e la serena convivenza delle persone che rifiutano ogni forma di discriminazione”. Si chiede inoltre alla Commissione Affari Costituzionali della Camera dei Deputati di rendere effettivamente applicabile la legge 152/1975 che vieta l’uso di mezzi che rendano difficoltoso il riconoscimento della persona in luogo pubblico senza giustificato motivo.

L’ordine del giorno approvato con 24 voti favorevoli (Pd-Udc-Idv-Fli-Fds-Misto) e 7 contrari (Lega-Pdl) sostituisce i due in precedenza presentati separatamente da Udc-Fli e dal Pd.

Non sono invece passati i 2 testi del consigliere Fds Giovanni Venturi e della Lega: il primo non accolto a causa di 23 astensioni e il secondo respinto con 23 voti contrari, 7 a favore, 1 astenuto.

Il documento approvato sottolinea che l’inibizione del velo integrale va inserita “in un quadro più articolato che tenga conto in particolar modo della libertà e della dignità delle donne”, ritenendo la sua adozione “un simbolo di umiliazione, oppressione e sopraffazione della donna”. Pertanto, si richiede al Governo “di respingere tutte le iniziative che, prendendo a pretesto la libertà delle donne, rischiano di diventare strumentali e di alimentare il fondamentalismo religioso; di impegnarsi nel difendere ledonne vittime di abusi e sopraffazioni; di impegnarsi a promuovere ildialogo tra le diverse generazioni di cittadini stranieri”.