Una ricercatrice modenese dello Ial Emilia-Romagna è a Barcellona da oggi a mercoledì per presentare uno studio sulle competenze informatiche e l’imprenditorialità femminile in Italia. Lo Ial di Modena, infatti, rappresenta l’Italia in un progetto europeo per favorire l’inserimento lavorativo di donne in situazioni di svantaggio (per esempio ragazze-madri o donne che hanno interrotto gli studi). Il progetto si chiama EnVogue e coinvolge organizzazioni per l’educazione degli adulti di otto Paesi: Austria, Francia, Germania, Gran Bretagna, Spagna, Svezia, Turchia e, appunto, Italia. Il progetto, che è iniziato nel novembre 2009 e dura due anni, definirà le linee guida e gli strumenti didattici per le azioni da mettere in campo a sostegno dell’inserimento lavorativo e dell’inclusione sociale di donne in situazioni di svantaggio. È già stato testato con successo su un gruppo di ragazze di Modena e Bologna che frequentano un corso di formazione.
«Con questo progetto comunitario – spiega Giovanni Corsini, amministratore dello Ial Emilia-Romagna – siamo chiamati, insieme ad altri enti di formazione, a sviluppare soluzioni pedagogiche che aiutino giovani donne con bassi livelli di scolarizzazione ad acquisire competenze informatiche e di altro tipo utili alla loro affermazione sul mercato del lavoro anche come imprenditrici». In tutti i paesi europei, Italia compresa, si registra generalmente una scarsa partecipazione delle donne a corsi e carriere professionali relativi alle tecnologie informatiche.
«Questo fenomeno penalizza la partecipazione delle donne alla vita sociale, ostacola il loro accesso alle informazioni e riduce le loro opportunità di lavoro, specie nell’attuale periodo di crisi economica – aggiunge Natascia Schieri, la ricercatrice-progettista dello Ial Emilia-Romagna di Modena che si trova a Barcellona – Attraverso EnVogue vogliamo contrastare l’abbandono scolastico, sostenere l’innovatività e la creatività femminile, accrescere la fiducia e l’indipendenza di donne che vivono in contesti sociali marginali, potenziare la presenza femminile nel mercato del lavoro».