Dopo l’incontro con i giornalisti Paolo Cucchiarelli e Stefania Limiti sulla strage di piazza Fontana e sull’Anello (11 dicembre 2010), prosegue sabato 22 gennaio, alle ore 16.30, nella biblioteca Panizzi a Reggio Emilia (via Farini 3) il ciclo dal titolo “Vittime di pace. La notte della Repubblica”. L’appuntamento è con i giornalisti Roberto Scardova e Giovanni Vignali, autori di libri importanti dedicati all’assassinio di Ilaria Alpi e Miran Hrovatin e alla vicenda di Paolo Bellini, conosciuto come la ‘primula nera’.
Nel corso di questo secondo incontro vengono presentati ‘Carte false. L’assassinio di Ilaria Alpi e Miran Hrovatin. Quindici anni senza verità’ di Roberto Scardova (Ambiente Verdenero, 2009) e ‘La primula nera’ di Giovanni Vignali (Aliberti, 2009), ossia Paolo Bellini. Gli autori dialogano con Aldo Giannuli e con l’on. Maino Marchi. Conduce Marzia Maccaferri, membro del comitato scientifico di Istoreco.
Il 20 marzo del 1994 vengono uccisi in Somalia la giornalista Ilaria Alpi e il suo operatore Miran Hrovatin. L’omicidio dei due giornalisti della televisione italiana, avvenuto quindici anni fa in Somalia, è ancora oggi uno dei grandi misteri nazionali. Con ‘Carte false’ Roberto Scardova, vicecaporedattore e inviato del Tg3, indaga le verità ancora nascoste. Nel paese africano, in quegli anni, agli interessi locali si mescolano gli affari internazionali, non solo politici ma soprattutto economici. La guerra tra fazioni, che i militari dell’Onu (tra cui gli italiani) a stento controllano, richiede denaro e armi. La cooperazione internazionale, di cui le aziende italiane sono parte importante, diventa terreno propizio per i traffici illeciti, come quello dei rifiuti tossici esportati dall’Italia e sepolti in Africa. Il libro è un’inchiesta a più voci: il testardo tentativo di continuare a cercare la verità dei fatti, per ricordare Ilaria Alpi applicando al lavoro del giornalista l’etica che la distingueva. In queste pagine sono riuniti i contributi di giornalisti che negli ultimi quindici anni si sono occupati a fondo delle inchieste sull’omicidio di Ilaria Alpi e Miran Hrovatin. Il lavoro di indagine di Francesco Cavalli, Alessandro Rocca, Luciano Scalettari e l’analisi di Mariangela Gritta Grainer sono coordinati dal racconto di Scardova, cui si aggiunge la documentazione dell’impegno civile di Luciana e Giorgio Alpi, genitori di Ilaria, in un’intervista di Barbara Bastianelli e Francesco Cavalli.
Roberto Scardova nel corso della sua attività professionale, iniziata al quotidiano l’Unità, si è dedicato agli avvenimenti che hanno segnato la recente storia italiana conducendo inchieste per il Tg3 e la rubrica Primo Piano. Inviato in Afghanistan, è stato anche il primo giornalista italiano a raggiungere la centrale nucleare di Chernobyl dopo l’incidente al reattore numero 4. Cura i servizi sull’assassinio di Ilaria Alpi e Miran Hrovatin sin dal giorno della loro morte, in collaborazione con Maurizio Torrealta.
Chi era Paolo Bellini? E perché quest’uomo ebbe un ruolo così importante in quegli anni cruciali? Con un lavoro monumentale su atti processuali e resoconti di cronaca, Giovanni Vignali con il libro ‘La Primula Nera’ offre il primo, importante e ragionato contributo per tratteggiare il ritratto di una delle figure più inquietanti della storia dei misteri e dei “segreti” della nostra Repubblica, trasversale a molti dei capitoli più ambigui della vita politica italiana.
Può un uomo solo entrare da protagonista in un trentennio di vicende criminali di un Paese, modificando il proprio ruolo e i propri referenti in modo da trovarsi sempre al posto giusto nel momento giusto? Conosciuto come la ‘primula nera’, il killer reggiano è riuscito a eludere a lungo l’attenzione del grande pubblico. Sfuggito alla cattura innumerevoli volte, le cronache nazionali non sono mai riuscite a inquadrarlo sino in fondo. Fra il 1970 e il 1999, Bellini è stato esponente di Avanguardia nazionale e latitante sotto falso nome in Brasile, pilota di aerei e ladro di mobili d’arte, indagato per la strage alla stazione di Bologna e amico di giudici. Ha trattato con la mafia per conto dello Stato con un ruolo controverso, nei mesi in cui a Palermo morivano Falcone e Borsellino. Nel 1999 è stato arrestato, ammettendo più di dieci omicidi compiuti a sangue freddo, nel momento di massima violenza di una guerra di ‘ndrangheta, in corso fra l’Emilia Romagna e la Calabria. Scegliendo di pentirsi, Bellini ha confessato anche un delitto politico di oltre trent’anni fa: l’uccisione del militante di Lotta continua Alceste Campanile.
Giovanni Vignali è nato a Reggio Emilia nel 1972. Giornalista, è stato direttore di «Ultime Notizie Reggio» e ha lavorato all’«Unità», «Avvenimenti», «Il Giornale di Reggio» e «Left».
L’iniziativa promossa dal Comune di Reggio Emilia – Assessorato Cultura e Università e da Istoreco (Istituto per la storia della Resistenza e della societá contemporanea in Provincia di Reggio Emilia), per la cura di Mirco Carrattieri e Massimiliano Panarari, si pone l’obiettivo di offrire chiavi interpretative su misteri delle nostra storia recente ancora in parte da dipanare anche a causa del mancato approdo ad un chiarimento giudiziario. Il ciclo è realizzato grazie alla collaborazione con le case editrici Aliberti, Ambiente Verdenero, Chiarelettere, Ponte alle Grazie e con la libreria Infoshop Mag6.
Ingresso libero. Per informazioni: Biblioteca Panizzi – tel. 0522 456084 / www.panizzi.re.it – Istoreco – tel. 0522 43732 / www.istoreco.re.it)

