Sarà il teatro De André, importante contenitore culturale cittadino, a celebrare in tutta la sua rilevanza la Giornata della Memoria del 2011. Un percorso di ricordo, sensibilizzazione e approfondimento che passa attraverso il palcoscenico del luogo per eccellenza, il teatro, deputato ad accogliere la tragedia e la sua catarsi.

Si inizia con un appuntamento dedicato alle scuole, martedì 25 gennaio, il primo spettacolo alle 9.30, il secondo alle 11.00, a cura del TeatrO dell’Orsa: “Vivere ancora, voci dal filo spinato”, di e con Bernardino Bonzani e Monica Morini, con musiche dal vivo di Claudia Catellani. Dai quaderni, dai diari, dalle tracce degli scritti, proviene la testimonianza di donne e uomini sopravvissuti e no all’olocausto. Sono parole e tormenti, sono domande. La scelta dei testi di Etty Hillesum, Elie Wisel, Peter Weiss, Primo Levi, Ruth Kluger, Elisa Springer, tra altri, nasce dall’esigenza di rappresentare la resistenza e la resa di fronte al tentativo di omologare e uccidere ogni diversità sia di classe sia di razza o religione. Continua, con questo lavoro, l’impegno nel portare l’attenzione su drammi storici e civili fatto proprio dall’associazione TeatrO dell’Orsa, fondata dagli attori, registi e autori Monica Morini e Bernardino Bonzani, in un proficuo percorso artistico e di ricerca sulla narrazione e sul recupero della memoria collettiva.

Giovedì 27 gennaio alle 21, data dell’abbattimento dei cancelli di Auschwitz, sarà la volta dello spettacolo “L’Ebreo”, di Gianni Clementi, con Ornella Muti, Pino Quartullo ed Emilio Bonucci, per la regia di Enrico Maria Lamanna: una tragicommedia in vernacolo romanesco che segna il debutto assoluto a teatro per Ornella Muti. Clementi racconta la storia di due poveracci, il fattorino Marcello Consalvi (Bonucci) e sua moglie Immacolata (Muti), che si svolge durante il periodo delle leggi razziali emanate dal regime fascista. Lo spettacolo ha il patrocinio dell’Assessorato alle Politiche Culturali del Comune di Roma e il sostegno della Comunità Ebraica.

Per l’assessore alla Cultura Giuliana Pedroni: “In questo anniversario dei 150 anni dell’Unità d’Italia il significato delle iniziative proposte per la celebrazione di ricorrenze istituzionali come il 27 gennaio assume un valore ancora più profondo e importante. Il tricolore è soprattutto il simbolo di un popolo che si riconosce unito nei valori della propria storia e civiltà, valori di fratellanza, uguaglianza e di giustizia. Il genocidio compiuto nei confronti del popolo ebraico e di tutte quelle persone ed etnie ritenute indesiderabili rappresenta l’estrema negazione di questi principi. Oggi ricordiamo e celebriamo il 27 gennaio per mantenere viva la memoria di un orrore che non vogliamo si ripeta mai più e per riaffermare con forza che non può esserci civiltà e sviluppo prescindendo da questi valori e lo facciamo rivolgendo il nostro impegno soprattutto nella formazione delle coscienze delle giovani generazioni”.

Per informazioni: tel. 0522/1880040; 334/2555352, www.teatrodeandre.it. Gli orari della biglietteria sono i seguenti: martedì e giovedì dalle 15.30 alle 19.30; mercoledì, venerdì e sabato dalle 9 alle 13.