Non solo “casalesi”. A Modena e provincia sono attivi anche esponenti di famiglie mafiose siciliane – tra cui i “corleonesi” – con particolari interessi nell’aggiudicazione di appalti pubblici. L’informazione è contenuta nel rapporto dell’Osservatorio socioeconomico sulle criminalità del CNEL e conferma i motivi d’allarme sulle infiltrazioni della criminalità organizzata nel tessuto economico della nostra provincia.

Nei giorni scorsi i gruppi consiliari del Pd in Comune e Provincia hanno presentato un ordine del giorno che chiede l’istituzione anche in Emilia-Romagna di un’agenzia operativa della Direzione Investigativa Antimafia con ufficio distaccato a Modena. Ora la richiesta arriva in Parlamento.

L’on. Ivano Miglioli ha presentato un’interrogazione al ministro dell’Interno Maroni per sapere quali sono le intenzioni del governo su questo versante. Il parlamentare “chiede di sapere se il ministero ritiene di procedere nell’accoglimento dell’istanza proveniente dalle istituzioni modenesi e se dunque si intenda procedere all’istituzione di un ufficio distaccato della direzione investigativa antimafia a Modena”.

L’on. Miglioli ricorda nella sua interrogazione che “le attuali condizioni dell’economia (crisi della liquidità, difficoltà di accedere al credito, aumento della disoccupazione, ridimensionamento del tessuto produttivo) possono permettere alla criminalità organizzata di compiere un ulteriore salto di qualità potendo disporre di ingenti risorse finanziarie”. Tutto questo richiede dunque – secondo l’esponente del Pd – uno sforzo ulteriore nel contrasto delle infiltrazioni mafiose, “nonostante i positivi risultati operati dalle Forze dell’ordine e dalla Magistratura che hanno consentito nel corso di questi anni di ottenere significativi risultati contro la criminalità organizzata”.