“Modena sull’immigrazione e sulla gestione globale della macchina amministrativa, segua l’esempio del centrodestra a Sassuolo. Gli ultimi dati confermano ancora una volta la nuova tendenza: nella valle delle piastrelle e’ iniziato un esodo degli stranieri senza precedenti nella nostra provincia; il fuggi fuggi riguarda in particolare quelli irregolari”. “Evidentemente hanno compreso le difficolta’ che si incontrano nel momento in cui si da’ l’avvio a politiche di rigore, fatte di controlli e richieste di rispetto delle regole da parte coloro che sono ospiti sul territorio: per molti dunque meglio cambiare aria e cercare altrove assistenza e buonismo, che sono gli ingredienti che alimentano la criminalita’ e favoriscono l’aumento esponenziale degli stranieri. L’esatto contrario di cio’ che avviene altrove”.

Lo afferma in una nota il Coordinatore vicario del PDL Enrico Aimi, intervenuto per porre nuovamente l’accento “sulla concretezza dell’azione del centrodestra sassolese che, seppur alle prese con una situazione disastrosa, ereditata senza beneficio d’inventario, sta imprimendo un concreto cambio di rotta. I risultati sono ora certificati anche dai dati appena usciti che evidenziano una sensibile diminuzione degli stranieri rispetto al trend provinciale. Un passo alla volta, il terzo Comune più importante della nostra provincia sta cambiando volto, garantendo al contempo gli italiani e gli stranieri, quelli desiderosi di integrarsi nel rispetto delle regole. A Modena, invece, la musica non cambia e la disastrosa situazione in termini di mancata integrazione e il clima di perdurante insicurezza sono sotto gli occhi di tutti. Le carceri scoppiano di stranieri mentre le casse dell’amministrazione si svuotano per garantire una permanenza assistita di migliaia di sbandati senza lavoro che pretendono diritti e rifuggono dai doveri, anche quelli più’ elementari del rispetto del prossimo e dei beni sia privati che pubblici. Una citta’ sempre più trasfigurata, in cui in certe zone i modenesi sono minoranza etnica e stranieri in patria, peraltro senza tutte le agevolazioni offerte e garantite agli ultimi arrivati. Ma guai solo a osare di pensare di invertire la rotta, soprattutto in materia di immigrazione: a sinistra un mix di ideologismo e di inspiegabile irresponsabilita’ hanno soffocato perfino il buonsenso più’ elementare. Se la citta’ e’ drammaticamente avvitata su se stessa, poco importa. Cio’ che conta e’ proseguire la marcia, quasi con furia cieca, nel tunnel buio e senza uscita in cui nostro malgrado ci siamo ficcati.

Verrebbe voglia – ha poi aggiunto Aimi – di proporre cio’ che per la sinistra e’ improponibile: invitare gli amministratori della citta’ a mettere da parte per un attimo la consueta arroganza saccente e, dati evidenti alla mano, invitarli a prendere appunti dalla Giunta di centrodestra guidata con pragmatismo e rigore da Caselli. Ci rendiamo pero’ conto, pur essendo degli inguaribili ottimisti, che si tratta di una pia illusione. Facciamo tuttavia ugualmente appello alle coscienze dei cittadini, ora disillusi dalle promesse utopistiche delle sinistre affinche’ riflettano sulle emergenze che stanno accerchiando e asfissiando la nostra terra. Cambiare e’ possibile e non e’ scritto nelle stelle che dobbiamo accettare umiliazioni non più’ sopportabili, – ha concluso il Coordinatore Vicario del PDL – soprattutto in presenza di una crisi economica che consiglia ora politiche di disincentivazione ad una permanenza costosa, inutile e in tanti troppi casi pericolosa”.