“Nessuno scontro ideologico” al convegno nazionale sul Registro delle dichiarazioni anticipate delle volontà, che si è svolto martedì nella sala del Consiglio comunale di Modena con il patrocinio dell’Anci, “ma tanta serietà e senso di responsabilità nel cercare di confrontarsi su come stare davvero vicini alle persone, nel pieno rispetto delle loro scelte, garantite dalla Costituzione”.Lo afferma l’assessore comunale Simona Arletti replicando ai consiglieri regionali del Pdl Enrico Aimi e Andrea Leoni, che “parlando ideologicamente di un tema così significativo, cioè il modo di garantire le volontà personali anche negli ultimi momenti della vita, dimostrano grande difetto di ascolto, che è il più grande dovere di un amministratore pubblico. La circolare minacciosa dei Ministeri non tiene conto – prosegue Arletti – del diritto al rispetto della persona, sancito dalla Costituzione e ribadito dalla Corte Costituzionale”.

I due consiglieri, “appellandosi strumentalmente al diritto di non essere abbandonati nel momento della difficoltà, come dichiara testualmente Aimi, dimenticano che la raccolta delle dichiarazioni tutela anche loro, che intendono opporsi alla sospensione delle terapie. Il Comune, non svolgendo alcun ruolo nelle scelte personali dei cittadini, tutela tutte le volontà depositate, comprese quelle dei consiglieri e di coloro che la pensano nello stesso modo. Aimi e Leoni – prosegue Arletti – dimenticano anche che la nostra delibera non è stata impugnata e si appellano al danno erariale per assenza di più solide motivazioni”.

In realtà, precisa l’assessore, il servizio è gestito con lo stesso personale di stato civile, come avviene per la registrazione dei beni mobili, il rilascio della certificazione di soggiorno dei comunitari e l’allineamento dei codici fiscali. Infine, conclude Arletti, “il convegno è costato 550 euro di spese vive, destinate alla stampa dei materiali e al frugale pranzo dei soli relatori”.