“Il calore della gente in piazza per la visita del presidente Napolitano a Reggio Emilia il 7 gennaio e l’interesse attorno alla nostra storia sollevato dal 150° dell’Unità d’Italia mi portano a dire che il Paese reale sente questo anniversario molto di più di quanto si pensi. I cittadini apprezzano le occasioni di riflessione e di incontro attorno alla nostra storia, i nostri valori, la nostra cultura, il nostro futuro. La festa dei 150 anni va salvata”.

Con queste parole il sindaco di Reggio Emilia Graziano Delrio e vicepresidente Anci ha aderito all’appello per l’Unità d’Italia proposto dal presidente Anci e sindaco di Torino Sergio Chiamparino rivolto al presidente del Consiglio e al Governo.

“L’apertura dell’anno del 150° proprio nella nostra città, patria del Tricolore, con il presidente della Repubblica e il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Gianni Letta – continua Delrio – ci era sembrato un buon inizio, nonostante il momento di particolare tensione nazionale. La consegna del Primo Tricolore da parte del presidente Napolitano ai sindaci delle tre capitali unitarie, Torino, Firenze e Roma, è stato il simbolo di quella unità d’intenti tra Repubblica e Comuni, amministrazioni centrali e periferiche, prevista dalla Costituzione e nella quale i cittadini ci chiedono di operare.

“Reggio Emilia aveva salutato quindi come una decisione positiva la scelta della festa nazionale del 17 marzo, in memoria del 17 marzo 1861, e ci è dispiaciuto il primo stop dato dagli Industriali emiliani, che oggi, a quanto leggo, paiono pentiti di aver lanciato il sasso. Il clima che si sta diffondendo non fa bene a nessuno e non corrisponde al pensiero dei nostri cittadini.

“A Reggio Emilia ricominceremo dalla Notte Tricolore del 16 marzo a proporre iniziative, e prima tra tutte la visita alla mostra a cielo aperto di bandiere in centro storico, ma ci auguriamo che si possa fare un passo indietro rispetto alle rigidità di queste ultime settimane e trovare il modo perché la giornata possa esser di festa e soprattutto che la festa del 150° anno di età del nostro Paese unito possa ritrovare il necessario clima di condivisione”.