Sarà l’Acer a gestire il patrimonio di edilizia residenziale di proprietà della Provincia di Modena. Lo ha deciso il Consiglio provinciale approvando, nella seduta di mercoledì 16 febbraio, l’affidamento in concessione all’Azienda casa Emilia Romagna dei 19 alloggi dell’ente situati a Modena, Castelfranco Emilia, Sestola e Savignano sul Panaro.

Il provvedimento, approvato da Pd, Idv e Udc, con l’astensione di Pdl e Lega nord, comprende un accordo quadro (la cornice giuridica, tecnica ed economica) e il contratto di servizio che – come ha spiegato Egidio Pagani, assessore provinciale al Patrimonio, «consente di modulare le modalità della concessione alle esigenze della Provincia. Siamo soddisfatti di come Acer ha gestito finora il patrimonio residenziale pubblico e intendiamo proseguire con una modalità di rapporto che garantisce efficienza, trasparenza e condizioni economiche vantaggiose».

Affidando all’Acer gli alloggi fino al 2013, la Provincia delega all’Azienda, tra l’altro, la gestione dei contratti di locazione (il canone medio degli oltre 6000 alloggi pubblici attualmente è di 145 euro al mese), la verifica annuale delle condizioni di reddito degli assegnatari, il recupero delle eventuali morosità e tutti rapporti con l’utenza; Acer si occupa, inoltre, delle manutenzioni, del pronto intervento, del ripristino degli alloggi e dei programmi di investimento. La concessione è gratuita in quanto i costi dell’attività saranno coperti dai canoni di locazione ed eventuali risorse rimanenti saranno utilizzate per investimenti e manutenzioni.

Durante il dibattito in Consiglio, Mauro Sighinolfi (Pdl) ha parlato di «benevola astensione, ma mettiamo alla prova Acer per i prossimi tre anni», Lorenzo Biagi (Lega nord) ha manifestato «dubbi su alcuni aspetti del provvedimento», mentre Bruno Rinaldi (Pdl) ha chiesto di «rendere più snelle le procedure a carico dei cittadini coinvolgendo maggiormente le Unioni dei Comuni». Patrizia Cuzzani (Idv) ha sottolineato l’efficacia di una gestione che rimane pubblica a tutti gli effetti, Pier Nicola Tartaglione (Pd) ha rilevato che «non ci sono le condizioni per realizzare ulteriori economie, nemmeno con il passaggio all’Acer anche del patrimonio», mentre Fabio Vicenzi (Udc) dopo aver sottolineato che «la situazione è sicuramente migliorata negli ultimi anni» ha proposto di riflettere se «non sia possibile verificare altre strade, per esempio l’affidamento tramite bando aperto ad eventuali altri gestori».