“Nel PD oramai e’ guerra civile, anzi incivile: senza esclusione di colpi”. Lo afferma in una nota il Vice-Presidente del PDL provinciale Enrico Aimi intervenuto per commentare gli “atroci e lancinanti mal di pancia scoppiati, ormai da lungo tempo, all’ombra dell’ex quercione geminiano. Roba da chirurgia politica d’urgenza. Sembra infatti di assistere ad un gioco che andava di moda tanti anni fa, quando ancora i bambini nei cortili si divertivano con il nascondino, i quattro cantoni o strega in alto, che si chiamava tutti contro tutti. Era il caos generale, il finimondo: chi correva da una parte, chi dall’altra, tra urli, sgambetti e calci nel fondoschiena. Un pò ciò cui stiamo assistendo attoniti (anche) in queste ore. Oramai l’attività politica della sinistra modenese si è trasformata in un lancio di torte in faccia senza freni, come nel più esilarante finale delle comiche. Non c’e’ infatti un solo tema locale che sia uno, in cui riescano ad andare d’accordo. Niet. I compagni sono passati dal “ma anche” di veltroniana memoria al “ma anche no” del nuovo corso dei rossi in “gialloblu”. Dalle nuove case del villaggio Giardino, al listone di opere annunciate e tutte irrealizzate (Botta e compagnia, tanto per fare un piccolo esempio), passando per la piscina ove hanno collezionato un autentico record: agitare le acque dolci a forza otto prima ancor di cominciare. C’e’ solo un argomento – tanto per cambiare – che rinsalda i cuori e fa serrar le fila: l’antiberlusconismo. Ma questa città – ha aggiunto tranchant – ha bisogno d’altro, soprattutto di cose concrete e non di chiacchiere e annunci ai quattro venti ai quali oramai non crede più nessuno, nemmeno loro. Oramai – ha poi concluso Aimi – il simbolo vero di Modena sembra esser diventato quel telo oramai sporco e lacero di Palladino, bandiera di solenni fallimenti, ritardi e promesse tradite, ancora insopportabilmente appeso a celare le meraviglie di una città che si trova ad essere in pericoloso debito d’ossigeno e che sembra sempre più insistentemente chiedere un vero cambiamento”.