Bambini e genitori modenesi possono imparare anche a scuola a mangiare meglio e a condurre uno stile di vita più sano. E’ ciò che propone il progetto “InForma a scuola”, che per iniziativa del Comune di Modena coinvolge quest’anno scolastico 2 mila 500 alunni di 9 elementari modenesi: Cittadella, De Amicis, Pascoli, Ceccherelli, Collodi, Bersani, San Giovanni Bosco, Rodari, Giovanni XXIII. Le attività della terza edizione iniziano giovedì 24 febbraio alle 17 nella sede del Multicentro educativo Sergio Neri, in via Jacopo Barozzi 172, con un incontro di presentazione del progetto rivolto agli insegnanti.

La promozione di attività sportive in orario scolastico ed extra scolastico, consigli per una sana alimentazione e indagini sugli stili di vita di bambini e famiglie sono fra le principali attività proposte da “InForma a scuola”, progetto che prende spunto dai dati 2010 della ricerca “Okkio alla Salute”, condotta dall’Istituto superiore di Sanità. Il quadro che emerge dallo studio è preoccupante: un bambino su tre pesa troppo e i genitori non se ne accorgono. Cause del problema sono l’alimentazione sbagliata, la vita sedentaria, ma anche la tensione psicologica placata con il cibo, spesso consumato davanti alla televisione e ai videogiochi.

Dai dati di “Okkio alla salute” emerge che il 9% dei bambini salta la prima colazione e il 30% ne fa una sbilanciata in termini di carboidrati e proteine; il 68% consuma una merenda di metà mattina troppo abbondante, quasi un genitore su quattro sostiene che i figli non consumano quotidianamente frutta e verdura, mentre il 48% consuma abitualmente bevande zuccherate o gassate.

Anche i dati raccolti sull’attività fisica sono poco confortanti: il 22% dei bambini pratica sport per non più di un’ora a settimana. Inoltre, la metà circa dei bambini ha la televisione in camera, il 38% la guarda o ci gioca con i videogame per 3 o più ore al giorno; solo un bambino su 4 va a scuola a piedi o in bicicletta

Un aspetto di non poco conto è che non sempre i genitori hanno la percezione esatta del peso del proprio figlio: tra le madri di bambini in sovrappeso o obesi, il 36% non ritiene che il peso del proprio figlio sia in eccesso e solo il 29% pensa che sia eccessiva la quantità di cibo da lui assunta. Infine, solo il 43% delle madri di figli fisicamente poco attivi ritiene che svolgano un’attività motoria insufficiente.

“Il Comune si impegna per una ‘sana’ lotta alla sedentarietà e alla promozione di stili di vita salutari per grandi e piccini”, commenta Simona Arletti, assessore all’Ambiente del Comune di Modena. “L’elevato peso da piccoli spesso porta alla medesima condizione da adulti e le conseguenze non sono soltanto estetiche: l’obesità infantile predispone a problemi di salute, ma anche al disagio psicologico di sentirsi ‘diversi’, presi in giro dai compagni di scuola e inadeguati ai modelli imposti dalla pubblicità”, sottolinea Arletti.

“InForma a Scuola” è promosso per il terzo anno consecutivo dall’assessorato all’Ambiente e Città sane del Comune di Modena con Uisp, Cir-Food, Ausl di Modena, Dipartimento di Salute Pubblica, Memo Multicentro educativo Sergio Neri, Nordiconad, con il contributo della Regione Emilia-Romagna (www.comune.modena.it/cittasane).