Chiedeva di mantenere per l’intero 2011 il limite di 30 mila tonnellate di rifiuti speciali da bruciare nel termovalorizzatore di Modena l’ordine del giorno presentato dal capogruppo del Pdl Dante Mazzi e respinto dal Consiglio provinciale di Modena con il voto favorevole di Pdl e Lega nord e quello contrario del Pd. Astenuta l’Idv.

«Chiedo – ha sottolineato il consigliere Mazzi in dichiarazione di voto – che siano rispettati gli impegni assunti e le delibere già approvate, promosse da questa stessa maggioranza, che sono ancora valide. Invece, il voto contrario del Pd ne sancisce il mancato rispetto, l’astensione dell’Idv testimonia la spaccatura tra il movimento politico provinciale e il gruppo consiliare, e l’Udc spicca per la sua assenza ogni volta che si discutono questioni spinose per la maggioranza».

«È l’ennesimo ricorso su una decisione politicamente già assunta e sulla quale non si può tornare indietro» ha replicato il capogruppo del Pd Luca Gozzoli specificando che «certo non è la soluzione ideale, come sarebbe la drastica riduzione dei rifiuti prodotti, ma quella percorribile realmente». Consapevole delle «effettive esigenze di smaltimento», Sergio Pederzini, capogruppo Idv, ha però definito «anacronistica la scelta di investire ancora sul termovalorizzatore senza verificare la praticabilità di strade alternative anche attraverso un confronto con i cittadini».

Per Bruno Rinaldi (Pdl) è «chiaro che non sarà accettata alcuna diminuzione della quantità di rifiuti da bruciare: Hera è la nostra unica controparte, non c’è concorrenza e quindi non ci sono alternative», mentre per Stefano Corti (Lega nord) il «Pd è il partito del business che difende scelte azzardate per guadagnare sui rifiuti portati qui da altre regioni». Secondo Mauro Sighinolfi (Pdl) solo a Modena «cresce la raccolta differenziata e contemporaneamente si aumenta del 50 per cento la quantità dei rifiuti bruciati» e Fausto Cigni (Pd) ha replicato domandando come mai «qui il termovalorizzatore non va bene mentre in Campania è giusto costruirlo».