Oltre 200 persone, secondo gli organizzatori, hanno partecipato al “corteo antifascista” promosso dal Collettivo Fassbinder, che ha attarversato oggi pomeriggio il centro di Sassuolo. I manifestanti, Scortati da Polizia municipale, di Stato e Carabinieri, sono partiti da Piazza Tien An Men intorno alle 15.30 per poi raggiungere il centro cittadino passando da via Radici, piazza Libertà, piazza Martiri Partigiani, via Cavallotti, vie Fenuzzi, viale XX Settembre, viale della Pace, via Mazzini, piazzale Teggia, via Pia per poi tornare in piazzale Tien An Men.
Alla testa del corteo un grosso striscione con la scritta “Sassuolo antifascista” seguito da un’auto dalla quale veniva diffusa musica ad alto volume. Durante il tragitto sono state fatte alcune pause nelle quali gli organizzatori hanno preso la parola per spiegare le ragioni del corteo: “Ci teniamo a fare alcune precisazioni – ha detto Elisa del Collettivo Fassbinder – questo non è un corteo di anarchici e centri sociali, ma è un corteo antifascista, contro i vecchi e nuovi fascismi (come il concerto della Compagnia dell’Anello a cui il Comune aveva concesso anche il patrocinio poi ritirato). Un concetto che non fa mai male ribadire. Non vogliamo accusare il Sindaco di nulla, anche perchè ha la denuncia facile e vuole vietare le manifestazioni. Nei giorni scorsi il Sindaco ha detto che in piazza ci sarebbero stati musulmani e anarchici, un frase xenofoba e discriminatoria. E’ una cosa che abbiamo già visto nei regimi totalitari, si crea un nemico interno. Noi vogliamo far riflettere sul clima di repressione che si vive a Sassuolo. Questo corteo è solo un punto di partenza, faremo altre iniziative. Il Collettivo Fassbinder non si ferma perchè le idee non si sgomberano”.
In via Mazzini il corteo si è fermato e ha preso la parola Franco Bertoli (detto Colby) del centro sociale Libera, che si è rivolto alla Lega Nord, presente in piazza Piccola con un banchetto ed i cui attivisti attendevano l’arrivo della manifestazione dietro un cordone di poliziotti. “Prendo la parola ora per rivolgermi ai leghisti. Ogni volta che chiediamo spazio per manifestare il Comune non lo concede a noi e lo da invece a voi che lo avete chiesto solo dopo di noi. Vogliamo dire a Caselli che noi scenderemo in piazza ogni volta che a Sassuolo si terranno manifestazioni fasciste. Voglio inoltre prommettergli che organizzeremo a Sassuolo un gay pride”. Prima di ripartire dal corteo sono volati alcuni slogan: “Fascisti al rogo”, “Lega merda”.
Nel pomeriggio in piazza Piccola oltre al banchetto della Lega nord erano presenti anche quelli di PDL, PD e Radicali.
Poca la curiosità dei sassolesi nei confronti della manifestazione e pochi disagi al traffico regolato da Municipale e volontari della sicurezza. In via Cavallotti due persone hanno applaudito al passaggio dei manifestanti, da un appartamento che aveva alla finestra la bandiera della pace.



