Guardare al futuro, per pensare la città oltre la crisi, con tre vie di crescita sostenute da investimenti specifici, in parte già in essere, in parte previsti nel 2011 e in altra parte previsti nel Piano triennale degli investimenti 2011-2013: una crescita intelligente, per sviluppare un’economia basata sulla conoscenza e sull’innovazione; sostenibile per promuovere un’economia più efficiente sotto il profilo delle risorse, più verde e competitiva e inclusiva, per un’economia con un alto tasso di occupazione che favorisca la coesione sociale e territoriale. Sono le tre linee contenute – insieme con il mantenimento dei servizi essenziali per i cittadini – nel Bilancio di previsione del Comune di Reggio, presentate oggi alla stampa dal sindaco Graziano Delrio, in un incontro a cui hanno preso parte anche il vicesindaco e assessore al Bilancio Filomena De Sciscio, che illustrerà gli obiettivi di Bilancio al Consiglio comunale del pomeriggio, e il direttore generale del Comune Mauro Bonaretti.

“Pur con l’approvazione della legge sul federalismo fiscale – ha detto Delrio – il Bilancio 2011 non vede compensati i tagli compiuti dal governo e i limiti imposti dal patto di stabilità, tagli che hanno visto fra l’altro la cancellazione o il dimezzamento di risorse strategiche per la famiglia, i giovani e il welfare, un taglio complessivo dell’80% a livello nazionale. Questo non può tuttavia impedirci di guardare al futuro, portare avanti le nostre politiche e assicurare i servizi essenziali, per i quali i cittadini confermano un alto gradimento. Il nostro bilancio è sano, sia pur in questo contesto molto complicato abbiamo ridotto gli indici debitori in linea con gli anni precedenti, mentre la pressione tributaria è tra le più basse in regione, i servizi aumentano, con un ulteriore impegno e un maggior lavoro da parte dei dipendenti comunali. Nonostante la contrazione delle risorse, non portiamo avanti un’economia allegra, né miope: le nostre razionalizzazioni non sono state indolori, ma sono state mirate, selettive su servizi significativi ma non prioritari in questa fase: non si tratta di tagli lineari come sarebbe stato ben più facile fare. Nella ricerca di risorse (abbiamo dovuto fare i conti con circa 11 milioni di euro in meno nella sola parte corrente), un ruolo maggiore avrà nel 2011 il recupero dell’evasione e a questo fine organizziamo una task force comunale dedicata; alla leva delle nuove entrate abbiamo fatto ricorso in modo molto contenuto, con un modesto aumento del Cosap e eliminando l’esenzione sui passi carrai. L’economia reggiana sta confermando la propria dinamicità recuperando quote di mercato, ma non è detto che ciò comporti occupazione sui livelli raggiunti in passato. La città deve crescere, perciò, creando nuove opportunità di lavoro e sviluppo intelligente, sostenibile e inclusivo, ripercorrendo le strategie di Europa 2010, le linee impostate con gli Stati generali e indicate nel masterplan per l’Area nord”.

LE COSE FATTE – Il sindaco ha illustrato alcuni dei risultati più rilevanti raggiunti dall’Amministrazione comunale nel 2010. “Abbiamo cercato di fare fronte a questa emergenza di crisi – ha commentato il sindaco – cercando di mantenere le eccellenze e di rendere ancora più efficiente la macchina. Intendiamo salvaguardare il più possibile i servizi di ‘sicurezza sociale’, cioè servizi sociali, servizi educativi, le manutenzioni e il presidio del territorio da parte della Polizia municipale”.

La crisi è stata affrontata sostenendo il reddito dei tanti cassintegrati e di chi ha perso il lavoro, con misure straordinarie sul piano sociale ed educativo. Abbiamo, con le nostre risorse già sottoposte lo scorso anno alla scure del Governo, assicurato i diritti fondamentali ai nostri cittadini: un aiuto in caso di difficoltà, un’educazione eccellente, la possibilità di accedere anche gratuitamente alla fruizione culturale, la possibilità di vivere in un ambiente più sano e ordinato, l’opportunità di essere protagonisti della cosa pubblica.

Alcuni esempi. Per il sistema socio-educativo sono stati erogati assegni di cura a 727 anziani, aumentata di quasi 100 unità la disponibilità di alloggi di edilizia residenziale e sociale, mantenuti nonostante le difficoltà i posti nei nidi e nelle scuole d’infanzia. Per la sicurezza e la convivenza abbiamo potenziato le attività di vigilanza di prossimità assumendo 22 nuovi agenti di polizia municipale, abbiamo sottoscritto nuovi patti per la convivenza nei quartieri più critici (via Roma, via Toschi-via San Carlo); realizzata la nuova piazza Domenica Secchi nel quartiere della stazione.

Sono state gettate le basi per innovare il nostro sistema economico e produttivo rendendo operativi i 4 gruppi progettuali del Masterplan Area nord (Educazione, Energie rinnovabili, Meccatronica e Infrastrutture), è stato predisposto il progetto definitivo per la realizzazione del Tecnopolo e sono in fase di ultimazione i lavori per la riqualificazione del Centro Internazionale Malaguzzi all’ex Locatelli.

Il programma di riqualificazione urbana ha conosciuto nuove realizzazioni con gli interventi in via Emilia Ospizio, viale Umberto I, piazza 24 Maggio. Sono stati assegnati i lavori per il parcheggio in piazza della Vittoria e avviati quelli di riqualificazione dell’Isolato San Rocco.

Con un investimento di 3,5 milioni di euro si è realizzato il piano straordinario di manutenzione stradale e, con un altro investimento di 650.000 euro è stato realizzato il nuovo snodo Acquedotto – Orologio.

La raccolta differenziata ha raggiunto il 53,7% confermando Reggio primo comune italiano sopra i 150 mila abitanti in questo ambito.

In merito alla qualità dei servizi comunali, i cittadini ci dicono che su ogni tema siamo ben oltre la media nazionale e anche a quella regionale. I 73% dei reggiani apprezza i servizi sociali, il 75% è soddisfatta delle iniziative culturali, il 70% dei servizi per lo sport, l’82% del verde e dei parchi. La raccolta rifiuti è apprezzata dall’83% dei cittadini. La soddisfazione per la viabilità e il traffico è 7 punti percentuali oltre la media regionale e quindici sopra quella nazionale. Complessivamente il 68% dei reggiani ha un’opinione positiva del quartiere in cui vive.

GLI OBIETTIVI DA RAGGIUNGERE, GUARDARE AL FUTURO – “Se prendiamo in considerazione la Galassia della conoscenza presentata agli Stati generali del 2009 – ha detto Delrio – possiamo notare che quanto era ipotesi di lavoro è diventato realtà compiuta o progetto in fase di attuazione. Mi riferisco alla nascita del Tecnopolo alle Reggiane, il cui progetto definitivo è realizzato e si andrà all’appalto dell’opera; il Centro di ricerca per le energie rinnovabili; la costituzione in Irccs dell’arcispedale Santa Maria Nuova; l’ultimazione del Centro internazionale Malaguzzi; la continuazione delle attività di ricerca del Centro sui New Media e, per l’Università, passi in avanti verso l’assetto definitivo del Campus di San Lazzaro con le opere di manutenzione straordinaria e gli interventi sul padiglione Marchi, la realizzazione del museo della Psichiatria al padiglione Lombroso”.

LE TRE VIE DI CRESCITA – In relazione alle tre vie di crescita e della creazione di lavoro, Delrio ha sottolineato che “nella crisi attuale la città deve sviluppare idee e iniziativa, sulla base delle linee impostate con gli Stati generali e delle nostre competenze distintive, cercando di attivare un meccanismo virtuoso di rilancio, coinvolgendo sia le aziende partecipate del Comune, sia il mondo delle imprese e del lavoro e le varie rappresentanze della comunità reggiana”.

E ha indicato quali obiettivi per la crescita intelligente: stimolare l’economia della conoscenza, aumentare il numero di laureati, mantenere il sistema di servizi educativi e sviluppare le istituzioni culturali. In questo senso, progetti emblematici (progetti bandiera) in corso di realizzazione o da sviluppare ulteriormente sono i Musei civici come attivatori di politiche culturali: “Con la loro riqualificazione funzionale su progetto dell’architetto Italo Rota – ha spiegato il sindaco – essi si pongono come polo di ulteriore attrazione nella Città storica e per l’intera città”. Si programma poi un nuovo accordo di programma per una nuova fase di rilancio dell’Università, mentre Reggio Children “con la costituzione della nuova Fondazione sarà in grado di intercettare finanziamenti e donazioni, in ambito locale e internazionale, attingendo più agevolmente anche alla Rete di amicizie e collaborazioni nordamericana. Pensiamo Reggio Children come ‘impresa motrice’ di rilievo nazionale e internazionale, per sviluppare progetti che vengono avanti: penso ad esempio all’accordo con Feltrinelli o alle nuove collaborazioni richieste dalla Cina per costruire scuole d’infanzia. Reggio Children è una realtà fondante e quanto mai concreta per lo sviluppo dell’economia della conoscenza a Reggio, quanto lo è la Silicon valley per la California”. La crescita intelligente passa poi per il progetto Atelier, il Parco della conoscenza, dell’innovazione e della creatività alle Reggiane; passa per l’invito, nel 150° dell’Unità d’Italia, “a proporre 150 nuove idee imprenditoriali, rivolgendoci soprattutto ai giovani”. Nella crescita intelligente rientrano anche i progetti per tre nuove scuole d’infanzia e nidi, a cui si affiancano quattro ampliamenti e sei adeguamenti di edifici esistenti.

Tra gli obiettivi della crescita sostenibile, per un più adeguato uso delle risorse e una maggiore compatibilità ambientale, Delrio ha indicato: riconvertire i processi produttivi verso la Green economy (Iren rinnovabili come impresa motrice e il Progetto Altervis); ridurre le emissioni (Patto dei sindaci, Progetto Laks e fusione Act-Atcm che contribuirà al rafforzamento del sistema di mobilità); aumentare la produzione di energie alternative (i bandi per il Fotovoltaico, il coinvolgimento di Agac infrastrutture e la Microgenerazione); aumentare la raccolta intelligente dei rifiuti (Progetto Rels, estensione della raccolta domiciliare e il Tmb). “Le sinergie che si possono sviluppare tra Iren e le imprese del territorio – ha aggiunto il sindaco – possono esprimere potenzialità importanti; rilevante altresì l’impiego delle biomasse e delle filiere che si possono sviluppare anche con il contributo dei boschi urbani”.

Due gli obiettivi della crescita inclusiva: sviluppare una nuova economia sociale per offrire nuove risposte ai bisogni e una possibile riconversione professionale con lo sviluppo di imprese sociali e ripensare il sistema di welfare per renderlo coerente al contesto di crescente domanda da parte di persone sole, popolazione anziana, aumento della disoccupazione e diminuzione delle risorse disponibili: serve quindi un Patto per il welfare. “Il nostro Sociale funziona – ha detto il sindaco – ma aumentano i bisogni mentre calano le risorse. Tra il servizio pubblico e il privato, ad esempio il ricorso privato a badanti, si può inserire una governance per lo sviluppo di un’economia sociale in grado di rispondere ai nuovi e crescenti bisogni. Nel campo del welfare, vogliamo arrivare a definire una nuova possibilità di imprenditoria sociale che riesca a dare risposte e servizi innovativi, incoraggiando a colmare un vuoto tra la risposta pubblica di servizi essenziali sempre più residuale per mancanza di trasferimenti statali e la crescente richiesta di welfare da parte di famiglie e persone in difficoltà”.

“Stiamo proponendo e costruendo – ha aggiunto il sindaco – questa pista di lavoro in varie sedi, politiche, sociali ed economiche, e siamo convinti che possa articolarsi e avere gambe solo in un patto per la crescita sostenibile, inclusiva e intelligente di Reggio. Un patto che veda tutti gli attori impegnati e motivati nel dare un futuro alla città, senza cedere alla tentazione di tirare a campare, tentazione comprensibile in questa situazione di crisi. In un ruolo di governance, l’Amministrazione comunale di Reggio Emilia intende garantire gli investimenti essenziali e orientare gli investimenti privati in queste tre filiere, perché diventino i fattori di crescita della città”.

INVESTIMENTI STRATEGICI IN CORSO NEL 2011 – Agli obiettivi, corrispondono priorità di investimenti sul 2011 e sul Triennale dei lavori pubblici, oltre alle conferme dei lavori già avviati negli ultimi anni, in particolare i project financing, che proseguiranno nei prossimi mesi, costituendo a loro volta un’importante leva di crescita economica.

Alcuni esempi. Il Centro internazione Malaguzzi, con il completamento del ciclo della scuola primaria, la riqualificazione delle aree esterne e la costituzione della Fondazione; il Tecnopolo, la villa Omi, il piazzale Europa come piazza della conoscenza e il Pru delle Reggiane; il progetto per il Fotovoltaico sono le leve attivate per l’economia.

Il padiglione Marchi (14,2 milioni) e le opere di urbanizzazione del Campus San Lazzaro (2,8 milioni) sono, con la costituzione della società di scopo Campus srl, le azioni più immediate in favore dell’Università.

La dotazione di infrastrutture per le scuole con interventi pubblici per nuove strutture a Cavazzoli (Nido), San Prospero (primaria), Bagno (primaria) e parco Ottavi (Nido, intervento di project financing), per importi tra i 700mila e gli oltre 3 milioni di euro; oltre ai vari interventi di manutenzione, adeguamento e ampliamento.

Per la cultura, la riqualificazione del Musei civici (4.350.000 euro e la nuova biblioteca del Casino dell’orologio (170.000 euro). Per la rigenerazione delle Ville (Pratofontana, Canali, Gavasseto, Codemondo, Cavazzoli e Mancasale) circa 2 milioni di euro. Per gli interventi, pubblici o in partenariato con i privati e con contributi regionali, nei quartieri: Mirabello (sono emerse varie manifestazioni di interesse), Ospizio, Compagnoni, il centro sociale di Pieve, il parco del Rodano. Nella Città storica proseguono gli interventi di project financing di piazza della Vittoria (parcheggio interrato e riqualificazione della piazza), Mercato coperto, Isolato San Rocco.

Per la mobilità, proseguono i lavori di realizzazione della stazione Mediopadana (circa 80 milioni di euro); è a bilancio la bretella di Rivalta (2,2 milioni); ad Anas spetta il completamento della tangenziale Nord su progetto del Comune (50 milioni).

LE RISORSE, PAGARE LE IMPRESE – Il Comune conferma dunque gli investimenti per la crescita e lo sforzo per affrontare le regole assurde imposte dal patto di stabilità. L’Amministrazione ha in cassa 60 milioni da poter spendere per opere già programmate e finanziate ma per il patto di stabilità non possiamo avere uscite di cassa superiori a circa dieci milioni. Non è un problema di liquidità. Non è un problema economico né finanziario. E’ solo una regola contabile che avrebbe come effetto quello di bloccare gli investimenti pubblici e di non pagare le imprese già soffocate dalla crisi.

“Per evitare questo assurdo – ha detto Delrio – siamo stati costretti a mettere in campo due azioni che ci permettono di continuare a investire e pagare le imprese: da un lato abbiamo fatto accordi per le cessioni di credito con istituti bancari; dall’altro abbiamo attivato le procedure di cessione di un pacchetto di azioni Iren escluse dal patto di sindacato per un valore di 10 milioni di euro per raggiungere sul piano formale registrazioni di saldi contabili congrui a legittimare il pagamento alle imprese. Evitiamo di far uscire dal controllo dell’holding Comune il pacchetto delle azioni, rafforzando nel contempo il patrimonio di Fcr. Questa azione virtuosa ci consente anche di ridurre ulteriormente il nostro indebitamento (che passa da 824 a 710 euro per cittadino), di avere un beneficio sulla spesa corrente e di trasferire ad Fcr i dividendi di Iren”.

QUALIFICAZIONE E RAZIONALIZZAZIONE DELLA SPESA – Inoltre, l’Amministrazione ha dovuto operare una riduzione della spesa corrente di quasi il 5% per gestire i tagli subiti nei trasferimenti dal Governo. La spesa corrente infatti passa dai 142,6 milioni del 2010 ai 135,9 di quest’anno.

Si è perciò qualificare la spesa focalizzando gli interventi rispetto ad alcune priorità. Il sostegno alla crisi: sono previsti oltre 2,6 milioni da utilizzare nel 2011 per il sostegno alle persone in difficoltà. La spesa socio educativa: stanziati oltre 11 milioni per le politiche di welfare ai quali vanno aggiunti i 9 milioni di Fcr. Oltre 22 milioni di trasferimento all’Istituzione Scuole e Nidi e circa 4 milioni per Officina Educativa. Il protagonismo dei cittadini: abbiamo stanziato 500 mila euro per realizzare i progetti di cittadinanza attiva proposti nei “I Reggiani, per esempio”.

Si è poi previsto di razionalizzare i costi generali di funzionamento, ad esempio riducendo di 300 mila euro le spese postali, di facchinaggio e di vigilanza, di 200 mila euro le spese per le utenze, di oltre 100 mila euro le spese di pulizia e cancelleria.

Ridotto inoltre le spese di personale e reinternalizzato alcuni servizi risparmiando oltre 1 milione e mezzo di risorse.

NUOVE ENTRATE – “Abbiamo previsto – ha concluso il sindaco – una manovra marginale sulle entrate, pari a 1,5 milioni di euro agendo appunto sulla lotta all’evasione e prevedendo una task force dedicata, eliminando le esenzioni dei passi carrai e aumentando di 6 centesimi al metro quadro il canone Cosap, mantenendolo a valori notevolmente inferiori rispetto alle città vicine come Parma, dove oggi è dieci volte maggiore, Bologna quattro volte maggiore o Piacenza, dove vige un canone doppio. Il rapporto tra taglio delle spese e leva delle entrate è dunque di nove a uno. La manovra è cioè composta al 90% da azioni concrete per ridurre le uscite”.

DATI COMPLESSIVI DI BILANCIO – Il bilancio 2011 si concretizza in 135,9 milioni di Euro di spese correnti contro i 142,6 milioni del 2010 e spese in conto capitale (investimenti) per 29,3 milioni. Considerando anche il rimborso della quota capitale dei mutui, le previsioni di operazioni di reimpiego della liquidità e le spese per conto di terzi, il totale delle previsioni di Bilancio per il 2011 ammonta a 225,8 milioni. A queste previsioni vanno poi aggiunti 13,3 milioni di investimenti da realizzare attraverso forme di partenariato pubblico privato e quindi non previsti direttamente a bilancio ma solo nel Programma triennale dei lavori pubblici tramite apporto di capitale privato.