Con il costo dei carburanti alle stelle e le polveri sottili che superano stabilmente i livelli di guardia il tema del trasporto pubblico dovrebbe assumere un aspetto sempre più centrale rispetto a quello marginale che attualmente occupa.

Occorrerebbero campagne ed incentivi per favorirne l’utilizzo, non rincarare i prezzi come succede da tempo. Dal primo marzo infatti il biglietto di corsa singola passerà a Sassuolo da 1€ a 1,20€ un rincaro del 20%. Dal primo gennaio 2011 poi l’abbonamento mensile del treno per Reggio Emilia – utilizzato da molti studenti – è aumentato di ben 6€.

Occorre in tutte le sedi adoperarsi per invertire da subito la rotta, magari suggerendo una gestione più efficiente dell’azienda di trasporti modenese, rinnovandone la gestione, il parco automezzi e controllando meglio chi paga effettivamente il biglietto. Ci sarebbe bisogno anche di un servizio migliore, magari continuo, con il capoluogo di provincia anche nei giorni festivi e nelle ore serali, specialmente nei week-end, così da poter avere una sorta di metropolitana a cielo aperto che colleghi Sassuolo con Modena.

Mi aspetto che le istituzioni e la politica siano attente e che si facciano sentire con forza per andare incontro a chi risentirà maggiormente di questi aumenti. Non si può continuare a “colpire” sempre l’utilizzatore finale e costringerlo a maggiori spese senza nemmeno dare un’offerta più ampia e migliorie al servizio.

Inutili tutte le campagne sull’attenzione all’ambiente, i protocolli anti inquinamento, se siamo così arretrati sul tema del trasporto pubblico e non rendiamo comodo (con orari consoni)e conveniente scegliere il treno o l’autobus per i nostri spostamenti.

(Maria Cristina Vandelli – Il Coraggio di Cambiare)