Il Carnevale a Solignano sfilava già per le strade del paese agli inizi degli anni “60 ma dopo una lunga pausa, fu solo nel 1982 che la nostra storia ricomincia con il Primo Carnevale dei Ragazzi… e sono proprio i bimbi ed i ragazzi del paese che lo hanno reso grande al punto di arrivare, oggi, alla 30ª edizione con la bellezza di 17/18 carri.

A cura dell’Associazione Carnevale dei Ragazzi di Solignando con il Patrocinio del Comune di Castelvetro di Modena.

Programma

La mattina alle ore 10:30 SPETTACOLO CANORO DEI BAMBINI delle scuole locali in collaborazione con gli insegnanti.

Nel pomeriggio dalle ore 14:00 SFILATA CARNEVALESCA con maschere e carri allegorici sbandieratori, figuranti, majorettes, giocolieri, prestigiatori, frustatori Romano Carnevali presenta ed anima tanti spettacoli d’attrazione Spettacoli e intrattenimento bambini con i CLOWN DI CORSIA del Gruppo VIP Modena e con l’esibizione di MountainBike dello SLOOPEBIKESHOP di Marano

Dalle 11:30 aperto in piazza lo STAND GASTRONOMICO con gnocco fritto, polenta, vin brulè e le famose frittelle di baccalà.

I PRIMI 30 ANNI DEL CARNEVALE DEI RAGAZZI DI SOLIGNANO

Quell’anno fu un anno speciale, l’Italia avrebbe vinto i Mondiali, quell’anno conoscemmo le prime ragazze a Castelvetro, quell’anno ci fu anche il concerto di Battiato a Vignola dove per la prima volta tenni una ragazza a sedere sulle ginocchia… …mi ricordo anche io quel giorno di febbraio del 1982, ne parlavano tutti: “a Solignano, ricominciavano a fare il Carnevale!”.

Fino ad allora per assitere a manifestazioni come questa si doveva andare fino a Cento oppure a Piumazzo, ma ecco che anche qui, nella nostra zona stava nascendo una piccola stella…

E fu così che, con gli amici della compagnia del muretto e con il motorino, Motron, College o Tentation, quella domenica pomeriggio si partì tutti quanti in gruppo per andare a vedere questa nuova creatura: il Carnevale di Solignano, anche questo coi carri e con le maschere.

L’aria generale della gente era molto stupita se non addirittura imbarazzata, sembrava davvero una sfilata fatta in casa, arrangiata alla meglio peggio, dove ognuno si diventava un po’ la sua maschera tentando da imitare i grandi carnevali o semplicemente si inventava e basta. E questo, per quel che mi ricordo, era il suo bello, ognuno ci stava mettendo del suo perché in qualche modo questo Carnevale gli apparteneva e lo poteva sentire come proprio.

Eppure nessuno ci avrebbe scommesso una lira, pareva una cosa buttata lì e che difficilmente avrebbe potuto avere un lungo seguito. Un’americanata… Invece è ancora qui ed ha compiuto 30 anni tondi tondi.