Riunione a tratti tesa, ma tutto sommato tranquilla al circolo Fossetta, dove il comitato quartiere Braida ha convocato una riunione, con la quale la vicenda del centro pasti si è arricchita di un altro capitolo. Quello finale, di capitoli, lo scriverà forse il Consiglio di stato (il comitato dei residenti anti centro pasti ha infatti impugnato l’atto, peraltro già oggetto di ricorso al TAR, con il quale la giunta individua l’area ex Fratti come quella su cui destinare il centro pasti), ma intanto ieri era, al Fossetta, il Sindaco Luca Caselli e il capogruppo del Partito Democratico Susanna Bonettini ne hanno aggiunto un altro.

Non decisivo, tuttavia: di fronte al moderatore della serata Fabiana Gibertoni, tanto Caselli quanto Bonettini hanno ribadito le reciproche convinzioni. Caselli nell’affermare come “il centro pasti serve alla città, lo faremo e lo faremo sull’area dell’ex Fratti. E perché è l’area più adatta e perché il progetto scelto è il meno impattante per il quartiere”, Bonettini nello spiegare come “le perplessità del PD non nascono ieri e non sono legate al progetto, bensì alla sua collocazione sull’area ex Fratti”, aggiungendo pochissimo ad una riunione che si è incendiata solo a tratti, e solo quando il pubblico – equamente diviso tra pro e contro centro pasti – ha animato il dibattito, rimasto comunque ben dentro i confini di un confronto certo vivace ma mai sopra le righe.

Nulla a che vedere con la corrida del gennaio scorso, quando a Via del Tricolore alla giunta venne contestata e al Sindaco e ai suoi assessori era stato di fatto impedito di parlare, ma giusto una serata spesa ad illustrare i termini di un progetto che, consiglio di stato permettendo, l’amministrazione porterà comunque avanti. Con buona pace del PD, che anche ieri ha chiesto al Sindaco di studiare altrove la collocazione della struttura “anche e soprattutto nell’ambito di un più ampio progetto di riqualificazione di Braida”, e anche di quei residenti che sono e restano contrari (le carte al consiglio di stato valgono infatti la loro posizione in merito) ad un progetto sul quale Caselli punta ad occhi chiusi, scegliendo il paradosso (“Io ci andrei ad abitare, dentro il centro pasti”) e andando avanti. “Anche perché – ha chiuso il Sindaco – io ci metto la faccia, sul centro pasti, e se non fossi convinto della qualità del progetto non sarei qua a difenderlo”.