Telefona al pusher per lamentarsi del ritardo nella consegna della droga, e gli rispondono i carabinieri: il cliente è stato così invitato in caserma per una deposizione che ha avvalorato le accuse nei confronti dello spacciatore. In manette, con l’accusa di detenzioni ai fini di spaccio, è finito un nigeriano 40enne residente a Reggiolo. I militari gli hanno sequestrato 13 grammi tra marijuana e cocaina contenuta in ovuli che nascondeva in bocca e nelle mutande. Il controllo era scattato dopo che i militari, incrociando in auto il nigeriano, lo avevano visto mettersi frettolosamente qualcosa in bocca. Insospettiti, hanno provveduto a un controllo in caserma, durante il quale è uscita la droga ed è anche arrivata sul cellulare la telefonata del cliente.