E’ stata inaugurata sabato 19 marzo, in seguito a un consiglio comunale straordinario sul tema del centocinquantenario, la mostra intitolata “Centocinquanta insieme. 150 anni della nostra storia”, che rimarrà in esposizione per tutto l’anno in piazza Martiri della Libertà, proprio davanti alla sede municipale. Strutturata su cinque colonne da tre lati ciascuna, l’installazione racconta la Storia d’Italia e la Storia di Casalgrande dal 1861 a oggi. I testi sono accompagnati da due pannelli corredati dalle fotografie in bianco e nero di Casalgrande dell’archivio storico di Ivan Ferrari, visibili sul sito: http://www.comune.casalgrande.re.it.

Le date più significative per Casalgrande, sono illustrate dal sindaco Andrea Rossi: “attraverso questa mostra viene la storia del Comune, che parte quel primo gennaio di centocinquantuno anni fa (nel 1860) in cui è ricostituita la municipalità, per una popolazione totale di 3.822 abitanti. In questi anni di fine Ottocento, Casalgrande vede nascere la sua ossatura sociale e infrastrutturale di oggi: la fiera, la società di mutuo soccorso, l’insediamento delle Dorotee da un lato; il ponte sul Secchia, la ferrovia di Veggia, il cimitero di Casalgrande alto, l’ufficio postale. Ma è con l’inizio del nuovo secolo, il Novecento, che Casalgrande vive, assieme agli altri Paesi della fascia collinare, il più grande cambiamento che ne segna il futuro fino ai nostri giorni: la nascita dell’industria ceramica. E’ del 1924 la nascita a Veggia della prima fabbrica di piastrelle del territorio comunale, di proprietà dei fratelli Rubbiani, e questo periodo è stampato nell’immaginario collettivo del nostro comune, tanto che abbiamo scelto proprio l’immagine di questa prima industria ceramica per accompagnare la mostra-installazione.

Si ricorda poi il 24 aprile del 1945 quando, alle otto del mattino, su disposizione del comando, il partigiano “Ivan” entra con due squadre a Boglioni liberando il paese, mentre “Aldo” punta su Casalgrande Alto e Dinazzano. Gli Alleati giungono in serata a Boglioni, a liberazione avvenuta, e così anche Casalgrande può festeggiare la Liberazione il 25 aprile del 1945. Dopo le due guerre a Casalgrande, nel 1960, nasce la “Casalgrande Padana”, prima azienda ceramica italiana produttrice di gres porcellanato, e il decennio si caratterizza per un’intensa immigrazione dal Sud. Nascono gli asili, nel 1972 il Cremaschi e nel 1978 a Villalunga; nel 1981 si inaugura in Via Aldo Moro a Casalgrande il Nuovo Centro Culturale Polivalente “R. Ruffilli”, che ospita la Sala Consiliare, alcuni uffici comunali e dell’USL, la biblioteca comunale.

Infine, gli anni 2000, che si aprono con un traguardo fortemente simbolico: nel 2003 Casalgrande infatti supera la soglia dei 15.000 abitanti, raggiungendo una popolazione di 15.195 persone. Assieme a questo, il distretto ceramico in 20 anni vede raddoppiare il proprio volume di produzione, con 589,2 milioni di metri quadrati di piastrelle nel 2004, rispetto ai 311 milioni del 1985. Una crescita alla quale questa amministrazione ha risposto offrendo nuovi servizi, e rinnovando il volto del capoluogo e delle frazioni: nel 2005 è stata inaugurata la piazza Martiri della Libertà, e poi il nuovo “Polo scolastico 0–6”; un anno dopo, il nuovo centro culturale, che comprende il teatro “Fabrizio De André”, la biblioteca e la sala espositiva. Esso è il simbolo di una comunità -conclude il Sindaco- che considera prioritaria la cultura come elemento di crescita sociale, di aggregazione, di stimolo a guardare avanti per costruire un paese dove si vive bene e non si è soli”.