Un detenuto di origine colombiana, appena arrestato per droga e condotto in carcere a Modena, ha aggredito a morsi due agenti della polizia penitenziaria che stavano effettuando i controlli e le operazioni previste dal regolamento penitenziario. Il fatto e’ stato denunciato dal Sappe, il sindacato di polizia penitenziaria. Uno degli agenti è rimasto ferito alla mano, l’altro ad una spalle: entrambi hanno fatto ricorso alle cure mediche ed hanno riportato ferite giudicate guaribili in tre giorni. Sono in corso accertamenti per escludere eventuali contagi da malattie infettive.  Si tratta dell’ultimo di una serie di eventi critici, continua il sindacato, che vede solo negli ultimi giorni due aggressioni al carcere minorile di Bologna e un caso di tubercolosi di un agente della polizia penitenziaria a Parma (dove c’è stato anche il suicidio di un detenuto).

 Nel carcere di Modena – sottolinea ancora il Sappe – ci sono 417 detenuti, a fronte di una capienza di 200 posti; gli stranieri sono circa il 65%, circa il 50% sono tossicodipendenti. Gli agenti di polizia penitenziaria sono 168, mentre le piante organiche ne prevedono 228. “Nell’arco dell’anno – commenta Giovan Battista Durante, segretario del Sappe – si prevedono a livello nazionale 1500 assunzioni per incrementare l’organico: in Emilia Romagna contiamo di portarne 150, anche se ne sarebbero necessarie 200”.