Acquistavano merce all’ingrosso dalla una societa’ tessile della provincia di Modena, pagavano con assegni, e subito dopo chiudevano l’azienda per riaprirne un’altra con una diversa ragione sociale. Autori della truffa due fratelli di origini siciliane, un uomo e una donna, residenti a Reggio Emilia, che creavano societa’ fittizie attraverso le quali acquistavano la merce pagando, appunto, con assegni. Quando il fornitore andava all’incasso, si ritrovava a mani vuote, in quanto tutti gli assegni erano scoperti. La vittima del raggiro non poteva nemmeno rifarsi sulla societa’, che nel frattempo era stata chiusa.

All’azienda di Modena, in particolare, l’inganno ha procurato oltre 50mila euro di debiti in poche settimane.

Il titolare si e’ dunque rivolto alla Polizia. Le indagini degli uomini della Squadra Mobile, in collaborazione con le Questure di Prato e di Modena, hanno avuto un punto di svolta quando hanno ricevuto l’ennesima denuncia da parte di una seconda societa’, quella di Prato, allarmata dai primi assegni a vuoto, del valore di 11mila euro. Gli accertamenti hanno permesso alla Polizia di identificare i due malviventi, denunciati per truffa aggravata.