“Visto che l’Amministrazione sapeva dell’esistenza di gruppi di rumeni dediti all’accattonaggio organizzato nell’area sud di Modena, è possibile che non fosse a conoscenza di dove queste persone alloggiavano la notte? Come è possibile che una tendopoli di fortuna allestita a tre chilometri dalla Ghirlandina non sia scoperta per mesi?”.Sono alcune domande contenute nell’interrogazione presentata dal Consigliere regionale e comunale del Popolo della Libertà, Andrea Leoni alla luce della scoperta, in un campo alla periferia di Modena, di un accampamento abusivo di stranieri. “Quelle che abbiamo visto alle porte di Modena sono scene inaccettabili, che disonorano la città e l’amministrazione comunale. Saliceta non è un quartiere di una metropoli con annessa bidonville. Ora non si può aspettare un minuto di più. Quello scempio deve sparire subito”.

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Quando nei giorni scorsi si parlò di accattonaggio sembrava di volersela prendere con dei poveretti che avevano bisogno delle nostre monete. La situazione però è sempre più profonda di quella che sembra: chi guadagna, e specula su queste persone poi le lascia vivere in tende di stracci, in un bosco alle porte di Modena. Questi cittadini di origine rumena purtroppo sono costretti in queste condizioni da un sentimento un po’ “Peloso” d’accoglienza che legge nell’invito a combattere l’accattonaggio, il desiderio di togliersi un fastidio. Al contrario si tratta di combattere quelle forme di sfruttamento e di illusione di benessere che portano poi le persone a vivere accampate in mezzo agli stracci, nella civile Modena, nel 2011. Per aiutare chi vive così a integrarsi, prima di tutto bisogna dare un messaggio chiaro a chi li sfrutta, e li costringe a nascondersi così e a vivere come topi.

(Avv. Luca Ghelfi, Consigliere Provinciale – PDL)