L’invito a “mettersi in gioco” ha funzionato davvero e a vincere sono stati i sorrisi dei tantissimi visitatori. Oltre ventimila le persone che tra sabato e domenica si sono riversate nei padiglioni del quartiere fieristico di Modena per godersi appieno il divertimento offerto a 360 gradi da PLAY. La terza edizione del Festival del Gioco, organizzato da ModenaFiere con la direzione tecnica del Club TreEmme e il supporto de La Tana dei Goblin e di decine di altre associazioni ludiche da tutta Italia, si è conclusa con un bilancio decisamente positivo, come conferma il 15% in più rispetto allo scorso anno.

Una vera e propria marea di gente composta prima di tutto da appassionati di giochi di ogni genere, da quelli da tavolo a quelli di carte collezionabili, dai giochi di ruolo a quelli dal vivo, dai videogames al cornhole, dai giochi di miniature ai combattimenti con le spade laser, dal softair ai giochi di narrazione. Appassionati che in molti casi hanno percorso centinaia di chilometri per non mancare al più grande festival italiano del gioco, ma anche mamme, papà, bimbi e tantissimi giovani con i visi sorridenti, felici di passare diverse ore giocando ininterrottamente ai propri passatempi preferiti. “In pochi anni PLAY si sta affermando come l’evento più apprezzato a livello nazionale nell’ambito del variegato mondo del gioco. A gratificarci sono soprattutto tre fattori: prima di tutto il gradimento dei partecipanti, in secondo luogo il numero dei presenti e da ultimo il parere degli espositori. Questi ultimi hanno in particolare evidenziato come la manifestazione sia una vetrina unica per far provare le loro nuove proposte in un contesto decisamente piacevole e informale” hanno sottolineato con soddisfazione Andrea Cupido e Andrea Ligabue del Club TreEmme.

PLAY conferma di essere un evento unico nel suo genere, la più grande ludoteca libera italiana su una superficie di 15.000 metri quadrati e oltre 5.600 posti a sedere. Una manifestazione in grado di ospitare anche una serie d’importanti tornei a livello nazionale, come quello delle console arena o quello di Cornhole, le Olimpiadi dei Wargames e il campionato italiano a squadra di Risiko, vinto da quattro ragazzi di Barletta.

Come c’era da aspettarsi, visto il numero e la qualità dei partecipanti, grande è stato il successo riscosso dal primo “PLAY-Cos”, ovvero il contest per Cosplayer realizzato nell’ambito di PLAY: famosi personaggi dei manga giapponesi, come Naruto o le Sailormoon, ma anche italianissimi come Dylan Dog o dei videogames come Super Mario hanno sfilato in carne e ossa tra i padiglioni e la galleria centrale del quartiere fieristico sotto gli sguardi divertiti e i flash dei visitatori, mischiandosi ai figuranti di Star Wars e a soldati dell’età napoleonica creando curiosi cortocircuiti.

Tra le novità presentate quest’anno anche il “Killer Network”, ovvero un’indagine poliziesca a metà tra il virtuale e la realtà, la cena con delitto a cui hanno partecipato oltre cento persone, e poi tutti gli appuntamenti culturali intorno al gioco: il Glocal Newsgaming Barcamp organizzato dalle Università di Modena e Reggio Emilia e Bologna e i workshop sul significato del gioco nella cultura a cura dell’Università di Torino.

Molto soddisfatti anche gli espositori, tra cui alcune delle più importanti realtà internazionali che si occupano della realizzazione e della distribuzione di giochi come l’americana Hasbro, la danese LEGO, ed altre nazionali come dvGiochi e Giochi Uniti. Tutti concordi nel sostenere l’originalità della manifestazione e il suo ‘essere fuori dagli schemi’ rispetto ad altre del settore. “Il valore aggiunto – secondo gli espositori presenti – è rappresentato proprio dalla possibilità offerta alle famiglie e soprattutto ai bambini di provare i giochi direttamente. Un terreno di gioco a tutti gli effetti”.

“I risultati di PLAY – sottolinea l’amministratore delegato di ModenaFiere Paolo Fantuzzi – gratificano gli sforzi che lo staff di ModenaFiere sta facendo nel gestire direttamente gli eventi. Un ringraziamento particolare va alle oltre quaranta associazioni che hanno collaborato all’organizzazione della manifestazione, alle istituzioni modenesi e allo sponsor, la BPER”.