Il mondo della scienza e, in particolare, i chimici italiani in occasione delle celebrazioni dell’ “Anno Internazionale della Chimica 2011” proclamato dall’UNESCO, si propongono di approfondire il rapporto tra etica, chimica e ambiente. Lo faranno attraverso un convegno, che ha ricevuto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica Italiana, organizzato dall’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia e dalla Società Chimica Italiana dell’Emilia Romagna, nel corso del quale sarà proposto un confronto trasversale, che vedrà protagonisti scienziati e umanisti, educatori e ricercatori dell’industria e dell’economia.

L’appuntamento dal titolo “La Cultura della Responsabilità: Etica e Chimica e Ambiente” verrà inaugurato giovedì 28 aprile presso l’Aula Magna del Palazzo dell’Università (via Università 4) a Modena dal Delegato del Rettore per la Ricerca prof. Sergio Ferrari. Gli ospiti, molti dei quali stranieri, saranno accolti dai saluti del Presidente della Società Chimica Italiana – Sezione Emilia Romagna prof. Rois Benassi, organizzatore dell’evento, dal Past President della Società Chimica Italiana prof. Luigi Campanella, del Pro Rettore dell’Università di Bayreuth (Germania) prof. Hans Werner Schmidt, dal Prof. Jorge Machado dell’Università di Porto (Portogallo) e del prof. Boguslaw Buszewski dell’Università Nicolaus Copernicus di Toruń (Polonia), che precederanno l’intervento dell’Assessore Scuola, Formazione professionale, Università e Ricerca, Lavoro della Regione Emilia Romagna prof. Patrizio Bianchi su: “Le nuove vie dello sviluppo”.

Nei giorni successivi i lavori, aperti dal saluto del Vice Direttore Generale Ufficio Scolastico Regionale dell’Emilia Romagna dott. Stefano Versari, proseguiranno venerdì 29 e sabato 30 aprile 2011, presso il Forum Monzani (via Aristotele, 33), sempre a Modena con i vari contributi dei relatori invitati.

In particolare, le mattinate saranno dedicate a conferenze tenute da personalità di spicco, non solo nel campo della chimica, ma anche di altre discipline: personalità sensibili al problema dell’educazione per uno “sviluppo sostenibile”, in accordo con le delibere dell’ONU e dell’UNESCO.

ONU e UNESCO hanno, infatti, evidenziato l’importanza e il ruolo della scuola nell’educazione alla sostenibilità, dedicando il decennio 2005-2015 all’educazione per uno sviluppo sostenibile, con lo scopo di “integrare i principi, i valori e le pratiche dello sviluppo sostenibile in tutti gli aspetti dell’educazione e dell’apprendimento, al fine di affrontare i problemi sociali, economici, culturali ed ambientali che si dovranno affrontare nel presente 21mo secolo”.

I pomeriggi delle stesse giornate saranno dedicati, invece, a dibattiti e ai contributi sul comportamento etico del chimico, nell’esercizio della libera professione, nella ricerca, nella didattica e nell’industria e si concluderanno con due tavole rotonde, che inizieranno alle ore 15.00: venerdì 29 su “Etica per la professione”, moderata dal prof. Luigi Campanella dell’Università La Sapienza di Roma; sabato 30 su “Etica e responsabilità industriale”, moderata dal prof. Ferruccio Trifirò dell’Università di Bologna.

“Il tema analizzato – spiega il prof. Rois Benassi dell’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia – si rifà al concetto di <cultura di responsabilità>, un principio che non riguarda solo il singolo individuo, ma l’intera società. La chimica, come scienza, non può ignorare questo aspetto essenziale se vuole contribuire, in maniera positiva, a un miglioramento delle condizioni di vita, nel pieno rispetto e conservazione della natura e dell’ambiente. La <cultura di responsabilità> è, infatti, quella condizione in cui, non solo gli individui, ma anche la società, nel suo insieme, si comportano con responsabilità e prendono iniziative concrete per affrontare i problemi presenti, cercando di risolverli e di prevenire i problemi futuri. Tutto questo è fattibile solo se tale principio viene applicato e rispettato nell’ambito della ricerca, dell’industria e nell’esercizio della professione, trovando una sua declinazione fin dall’educazione dei giovani nelle scuole e nelle università”.

Scienziati, filosofi, educatori, ricercatori universitari e dell’industria, insieme a liberi professionisti, impegnati a cercare di risolvere i problemi di una società, sempre più globale e multiculturale, animeranno le giornate del convegno, affrontando queste tematiche con un approccio trasversale, che metta in relazione sapere scientifico e sviluppo sociale ed economico.

Al termine della prima giornata di lavori, venerdì 29 aprile alle ore 21.30, i numerosi ospiti parteciperanno al concerto del Coro dell’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia, che si terrà presso il Teatro San Carlo (via S. Carlo 5) a Modena.

Il programma completo del convegno è reperibile sul sito www.mochim2011.unimore.it