Lunedì 9 maggio 2011 alle ore 11 a Montecchio Emilia (Via Curiel, Ponte sull’Enza) si terrà la cerimonia di intitolazione al Tricolore del ponte sul fiume Enza che collega i comuni di Montechiarugolo e Montecchio Emilia (rispettivamente sulla sponda parmense e sulla sponda reggiana dell’Enza).

La cerimonia si inserisce nell’ambito delle celebrazioni per il 150° anniversario dell’Unità d’Italia e vuole ricordare “una schiera di uomini generosi che su questo campo di battaglia offrirono il bene supremo della vita per la libertà e l’indipendenza dell’Italia”.

La nuova denominazione del ponte sull’Enza è stata fortemente caldeggiata dai Comuni di Montecchio Emilia, Montechiarugolo e Cavriago e pienamente appoggiata dalle Province di Reggio Emilia e Parma, contitolari del ponte sull’Enza. La cerimonia di intitolazione – alla quale parteciperanno gli amministratori delle Province di Parma e di Reggio Emilia ed i sindaci dei Comuni di Montechiarugolo, Montecchio Emilia e Cavriago – sarà seguita dal passaggio sul ponte della terza tappa (già nota come ‘Tappa del Tricolore’) del 94° Giro d’Italia, che partirà da Reggio Emilia lunedì 9 maggio poco prima delle ore 13 e che attraverserà il ponte del Tricolore alla volta di Rapallo.

Questa mattina nella sala del Consiglio comunale di Montechiarugolo l’iniziativa è stata presentata da Luigi Buriola, sindaco di Montechiarugolo; Sonia Masini, presidente della Provincia di Reggio Emilia;Ugo Danni, assessore alle Infrastrutture della Provincia di Parma; Alfredo Gennari, assessore alle Infrastrutture, della Provincia di Reggio Emilia; Paolo Colli, sindaco di Montecchio; Vincenzo Delmonte, sindaco di Cavriago; Gino Badini, presidente della Deputazione di Storia Patria di Reggio Emilia e Giorgio Dattaro, esponente dell’organizzazione del “94° Giro d’Italia.

Luigi Buriola, sindaco di Montechiarugolo, aprendo la conferenza stampa, ha sottolineato l’importanza di dedicare nel 150° dell’Unità d’Italia il ponte dell’Enza al Tricolore in onore ad Andrea Rivasi, patriota morto nella battaglia di Montechiarugolo il 4 ottobre del 1796, al quale è dedicata la piazza principale del comune e di cui si custodiscono le spoglie mortali nella chiesa dell’Istituto Salesiani. L’importanza dell’evento è stata rimarcata anche dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, attraverso una missiva inviata ai Comuni nella quale riconosce come il Tricolore della Repubblica sancisca l’Unità di tutto il paese e come l’episodio della Battaglia di Montechiarugolo abbia contribuito alla fondazione della Repubblica Cispadana.

Sonia Masini, presidente della Provincia di Reggio Emilia, si è detta particolarmente soddisfatta per i rapporti di collaborazione che si sono sviluppati fra i Comuni di confine e fra le due Province di Reggio e di Parma. “La collaborazione fra queste terre molto ospitali il cui patrimonio storico, ambientale e naturalistico è fra i più importanti d’Italia – ed il castello di Montechiarugolo ne è una testimonianza – ci sprona a fare di più per valorizzare quanto oggi possediamo – ha detto – Siamo eredi di una storia importante che deve però guardare avanti, e lavorando insieme sarà più facile offrire un futuro migliore ai nostri giovani ed essere di esempio per quanti attraverseranno le nostre terre e avranno l’occasione di apprezzare il nostro stile di vita”.

Dopo che l’assessore alle Infrastrutture della Provincia di Parma, Ugo Danni, ha posto l’accento sul valore simbolico dell’iniziativa per la capacità che ha di unire le persone, nel simbolo del Tricolore, in un momento difficile per il nostro Paese, il sindaco di Cavriago Andrea del Monte ha ricordato con orgoglio come “ai valori di unità, uguaglianza e libertà così vivi nel Risorgimento, abbia contribuito nel 1796 un cittadino di Cavriago, Andrea Rivasi” mentre il sindaco di Montecchio Paolo Colli ha ringraziato le due Province “che hanno aderito con entusiasmo all’iniziativa, creando una rete interprovinciale e sovra comunale”. “Da parte del Comune di Montecchio – ha concluso Colli – c’è stata una grande attenzione alla scenografia: il 9 maggio verranno infatti appesi alla torre e al campanile del Comune drappi tricolore come quelli che già pendono al castello di Montechiarugolo. Abbiamo inoltre coinvolto i cittadini e le scuole che hanno risposto con entusiasmo, a dimostrazione di come Ii valore dell’Unità sia oggi ancora ampiamente avvertito nella nostra terra”.

Le motivazioni dell’intitolazione

Nel lontano 1796 a Montecchio, in Provincia di Reggio Emilia, dove oggi sorge il Ponte sull’Enza, avvenne il primo episodio d’armi che fece da preludio al Risorgimento italiano. Il 4 ottobre 1796 si svolse infatti la cosiddetta Battaglia di Montechiarugolo nella quale milizie volontarie della ‘Guardia Civica Reggiana’, insieme a soldati francesi, attaccarono un manipolo di soldati austriaci rifugiatisi nel Castello.

Dopo uno scambio di fucilate vi furono due morti: il volontario Andrea Rivasi di Cavriago che morì sul campo e un secondo milite che morì in seguito alle ferite. Dopo pochi giorni, secondo le cronache dell’epoca, si formò a Montecchio Emilia una Guardia Civica su imitazione di quella di Reggio Emilia e, il 27 ottobre 1796, si ottenne dal comando francese di potere esporre la bandiera del Tricolore sulla Torre dell’Orologio. Si trattava di quella stessa bandiera che poi, il 7 gennaio 1797, nel Congresso di Reggio la Repubblica Cispadana proclamò Universale con i suoi tre colori verde, bianco e rosso.

Il fatto d’armi ebbe una enorme risonanza a livello politico tra gli altri piccoli Stati italiani in quanto fu la prima battaglia tra un corpo militare ‘italiano’ e un esercito straniero, preludio alle future lotte per l’indipendenza e l’unità nazionale. Lo stesso Napoleone Bonaparte volle lodare l’impresa dei primi patrioti, commemorando i volontari periti in battaglia come “ i primi che avevano versato il loro sangue per la libertà”.