Luca Vallone, assessore alla partecipazione democratica del Comune di Fiorano Modenese, dopo avere letto il comunicato del ‘Comitato politica trasparente’, ritiene doveroso precisare le numerose inesattezze in esso contenute.

Le richieste reiteratamente presentate da uno dei fondatori del comitato sono rimaste inevase semplicemente perché ha continuato a indirizzarle al Segretario generale, ruolo attualmente vacante e quindi nessuno ha letto quelle missive. Informiamo il ‘Comitato politica trasparente’ che da molti anni sono in funzione l’Urp, il Difensore Civico e c’è anche un assessore alla partecipazione democratica, il sottoscritto, che non ha mai negato un incontro.

Il Comune non tiene nascosta la propria documentazione: le delibere di Consiglio Comunale e di Giunta Comunale sono già pubblicate integralmente. Ci si sta organizzando per pubblicare integralmente anche le determine (già 800 in questi primi mesi), delle quali comunque sono pubblicati il numero e l’oggetto. Basta farne richiesta e il comune ne fornisce copia cartacea.

Questa informazione è stata chiarita di persona anche al referente del Comitato, quando finalmente ha superato lo scoglio della posta indirizzata al Segretario generale, perché tutta l’attività dell’Amministrazione Comunale è alla portata di tutti i cittadini che vogliono informarsi.

Se invece il Comitato è una scusa per trovare motivi di polemica, come il riferimento ai presunti progetti ‘faraonici’ dell’amministrazione comunale, ricordiamo al referente del Comitato che lui stesso li aveva sottoscritti in quel programma elettorale sottoposto agli elettori, in qualità di rappresentante di una forza politica. Poi cambiare idea è legittimo, ma sarebbe più utile che elencasse i presunti progetti faraonici e perché sono faraonici.

Sono disposto in ogni momento a incontrare il comitato e a discutere con i suoi aderenti il tema della trasparenza e di cosa può essere ancora fatto, se c’è voglia di parlare davvero di trasparenza e di partecipazione democratica. Se invece si tratta di un tentativo di guadagnare un po’ di visibilità, come il testo del ‘Comitato politica trasparente’ fa dubitare attraverso accuse non motivate e soprattutto senza opportune preventive verifiche, allora la risposta sarebbe: ‘Comitato, rendi trasparente te stesso’.