“Le parole di Baruffi testimoniano il grande imbarazzo che regna in casa Pd. E’ infatti inspiegabile che, mentre i giudici mettono sotto inchiesta un sindaco del suo partito, il segretario provinciale del Partito democratico di Modena perda il suo tempo ad attaccare il Popolo della Libertà. Il tentativo di sviare l’attenzione da notizie inquietanti, che hanno destato grande preoccupazione, è solamente infantile oltre che inutile. Infatti, anche questa volta, il Popolo della Libertà si è limitato a prendere atto della decisione della magistratura inquirente di indagare il Sindaco Pd di Serramazzoni per appalti sospetti. Non c’è stata alcuna speculazione politica. Un modo di comportarsi diverso anni luce dalla sinistra sempre pronta a crocifiggere qualunque persona che riceva un avviso di garanzia, che in casa Pd viene scambiato per una sentenza definitiva, sempre che a riceverlo non sia un compagno di partito. La differenza è che noi non siamo garantisti a corrente alternata. Non viviamo con l’incubo e l’angoscia, come fanno a sinistra, di essere superati in giustizialismo militante da Di Pietro e Grillini vari e pertanto disposti a buttare nel macero la presunzione d’innocenza garantita dalla nostra carta costituzionale. I comportamenti di comodo del Pd e dei suoi esponenti ci danno il segno di una forza politica incapace di interpretare fino in fondo il proprio ruolo. Auspichiamo che la vicenda, che vede coinvolto il sindaco di Serramazzoni, sia chiarita al più presto per il bene della comunità, che ha il diritto di vivere serenamente e di sapere se le accuse mosse dalla magistratura corrispondono alla verità”.

Interviene così il Consigliere regionale del Popolo della Libertà Andrea Leoni, replicando alle incredibili accuse mosse al PDL dal segretario provinciale del Partito democratico di Modena Baruffi dopo che la magistratura ha messo sotto indagine il sindaco Pd di Serramazzoni per appalti sospetti.