Infermieri provenienti da tutta Italia, a partire da lunedì prossimo, saranno a Carpi per seguire un corso sulla stomaterapia. Si tiene infatti dal 23 al 27 maggio, nella sala Duomo, il primo modulo della scuola nazionale Aistom (Associazione italiana stomizzati) che ha l’obiettivo di formare professionisti in grado di seguire in modo specifico le persone portatrici di stomia, la derivazione all’esterno dell’apparato intestinale o urinario, che viene eseguita per lo più per patologie tumorali del colon-retto. Un riconoscimento importante per l’Ospedale Ramazzini di Carpi e in particolare per l’attività svolta nel campo della chirurgia colorettale, visto che è la prima volta che questa prestigiosa istituzione viene in Emilia-Romagna.

“La scuola prevede quattro moduli, due di insegnamento teorico e due di pratica, e saranno coinvolti medici ospedalieri e universitari, infermieri, fisioterapisti, riabilitatori e psicologici dell’Ospedale di Carpi, del Policlinico di Modena e di altri ospedali della nostra provincia. L’obiettivo è affrontare il tema della stomia nel suo complesso e contribuire così a formare nel modo più completo possibile infermieri stomaterapisti” spiega Margherita Gavioli, responsabile del modulo di Chirurgia colorettale e direttore scientifico della scuola.

La scuola nazionale è nata a Milano quaranta anni fa, fortemente voluta dall’Aistom, con lo scopo di formare professionisti della salute in grado di seguire in modo specifico le persone portatrici di stomia, la derivazione all’esterno dell’apparato intestinale o urinario, che viene eseguita per lo più per patologie tumorali del colon-retto e delle vie urinarie o per gravi malattie infiammatorie di questi apparati. Può essere definitiva o, più spesso oggi, temporanea. Il paziente che diviene portatore di una stomia ha esigenze specifiche legate alla sua nuova condizione di vita e deve essere seguito da medici ed infermieri adeguatamente formati e preparati per recuperare una vita perfettamente normale.

“Il poter ospitare la scuola è per noi un importante riconoscimento dell’impegno ormai ventennale che dedichiamo come chirurghi al tumore del colon-retto, che è purtroppo uno dei tumori più frequenti del nostro territorio, sia negli uomini che nelle donne” continua la dottoressa Gavioli. I miglioramenti delle tecniche chirurgiche, la disponibilità di trattamenti oncologici pre-operatori estremamente efficaci, la presenza di chirurghi specificatamente dedicati a questa patologia, hanno notevolmente ridotto rispetto al passato le situazioni che obbligano ad eseguire una stomia definitiva. Sono invece percentualmente aumentate le stomie temporanee, che il paziente porta per un periodo limitato di tempo, con lo scopo di permettere una guarigione ottimale della sutura intestinale. Sia che la stomia sia temporanea o definitiva, lo stomaterapista è una figura insostituibile a fianco del chirurgo e svolge un ruolo essenziale nella presa in carico completa della persona operata, accompagnandola passo passo ad un ritorno pieno alla vita professionale, sociale, famigliare di prima.

Il secondo modulo si terrà al Policlinico di Modena dal 20 al 24 giugno.