Un’opportunità originale per vedere con i propri occhi come funziona l’acquedotto di Modena. L’occasione è stata la Festa dell’Acqua, organizzata dalla Circoscrizione 4 del Comune di Modena con il sostegno di Hera, svoltasi ieri al parco Ferrari. Numerosi cittadini hanno sfruttato la possibilità offerta dall’Azienda di visitare l’acquedotto accompagnati dai tecnici. Le visite sono cominciate verso le 17.30 e si sono concluse intorno alle 19. Hanno partecipato numerose persone: tante famiglie, con bambini al seguito, ma anche cittadini interessati a scoprire come funziona la struttura in grado di portare l’acqua potabile fino alle loro case.

Un viaggio nel ciclo dell’acqua

Il percorso delle visite guidate segue il naturale ciclo dell’acqua. Dai pozzi, da dove è prelevata, fino alla prima vasca di decantazione. Qui l’acqua deposita i piccoli quantitativi di sabbia normalmente presente nella risorsa idrica prelevata dai pozzi. Dall’immobile dove è visibile questa grande vasca, nella quale sono miscelate le acque provenienti da Cognento, Modena Sud e Marzaglia, ci si trasferisce nella sala che ospita le vasche più piccole. Qui i cittadini hanno potuto osservare anche il quadro sinottico che descrive il funzionamento dell’acquedotto, i livelli della vasca e le portate in uscita. Da quest’area, infatti, l’acqua è immessa nell’acquedotto di Modena grazie ad apposite pompe che garantiscono l’approvvigionamento della città attraverso le due condotte principali che partono dalla centrale.

Tante domande, soprattutto sulla qualità

La curiosità dei cittadini è tanta, e i tecnici Hera hanno potuto soddisfarla. Le domande più ricorrenti hanno riguardato la qualità dell’acqua e i sistemi per garantirne la potabilità. Durante la spiegazione i tecnici hanno descritto i controlli sull’acqua distribuita, che sono eseguiti in tutte le fasi del ciclo dell’acqua: dalla captazione alle vasche, fino in rete e ai punti di fornitura (per esempio le fontane pubbliche e le scuole). Molti cittadini hanno anche chiesto spiegazioni sulle funzionalità dei dispositivi domestici di trattamento, alle quali è stata data puntuale risposta.

Le visite di ieri alla centrale di Cannizzaro si inseriscono nell’ambito delle tante attività di trasparenza che il Gruppo Hera continua a promuovere sul territorio con particolare riferimento ai propri impianti, che ogni anno sono visitati da migliaia di persone tra studenti, cittadini e delegazioni anche da fuori provincia e dall’estero.