Se un parco significa aggregazione e socialità, lo stesso si può dire per il fumetto. E se un fumetto può raccontare un parco, un parco può diventare a fumetti. È quel che accadrà al “vecchio” Amendola Nord, che da domenica 26 giugno alle 18.30 sarà ribattezzato “Bonvi Parken” in omaggio a quel Franco Bonvicini, modenese, in arte Bonvi, che ha segnato il mondo delle strip degli ultimi decenni del ‘900.

In occasione dell’intitolazione si svolgerà una grande festa con fumettisti, alcuni dei quali allievi dello stesso Bonvi, e personaggi della cultura, dello spettacolo e della televisione che l’hanno conosciuto e apprezzato, che gli sono stati amici o che l’hanno avuto come compagno di strada: Francesco Guccini, Valerio Massimo Manfredi, Guido De Maria, Vincenzo Mollica, Giancarlo Governi.

L’iniziativa del Comune nasce da un’idea dell’assessore alla Cultura Roberto Alperoli, accolta ed elaborata da un comitato di amici del fumettista e realizzata grazie anche all’agenzia Chiaroscuro di Bologna, che su licenza degli eredi detiene i diritti di tutta l’opera di Bonvi.

Le caratteristiche del luogo, nel progetto curato dalla figlia Sofia Bonvicini (all’iniziativa partecipa anche il fratello Francesco), consentiranno di creare un percorso permanente che accompagnerà i visitatori alla scoperta della creatività di un protagonista del fumetto italiano e internazionale. I due principali ingressi al parco, in viale Amendola e via Sassi, visivamente caratterizzati, faranno da richiamo per questo palcoscenico nel verde dove sarà possibile incontrare le Sturmtruppen, i personaggi di Nick Carter e delle Storie dello spazio profondo – creati da Bonvi rispettivamente con gli amici Guido De Maria e Francesco Guccini – e tanti altri. Tutti riprodotti su grandi sagome, saranno affiancati da un pannello con didascalie e strip.

Ogni visitatore riceverà in omaggio una mappa del parco con la presentazione e la collocazione dei personaggi, una biografia di Bonvi e un testo sui suoi anni ’60 modenesi, in cui la città è stata capitale del beat italiano.

I promotori – Comune di Modena, Comitato amici di Bonvi e Agenzia Chiaroscuro – si propongono di mantenere vivo il “Bonvi Parken” con iniziative su fumetto e animazione, come laboratori all’aperto con le scuole, conferenze, proiezioni destinate a persone di tutte le età. Su questa linea, la festa del 26 giugno comincerà con l’iniziativa “fumetto al trancio”, in cui disegnatori in erba si confronteranno con alcuni dei maggiori fumettisti italiani, amici se non allievi di Bonvi: Leo Ortolani, Cavazzano, Bonfa, Clod, Alfredo Castelli e Silver. Dopo l’inaugurazione e un “aperitiven da kampen”, l’arena del parco accoglierà un talk show in cui le testimonianze degli amici di Bonvi saranno intervallate da filmati (Nick Carter, Sturmtruppen e backstage di Supergulp) e altre sorprese, come il filmato “Bonvi, una vita inventata”, diretto da De Maria e Governi, e un video delle Sturmtruppen doppiate da Freak Antoni.

A partire dal “Parken”, il lavoro creativo di Bonvi rientrerà in un più vasto progetto avviato dal Museo civico d’arte con la Galleria civica sui linguaggi artistici modenesi del XX secolo, in particolare in quel filone espressivo, in gran parte ancora da scoprire, che va dalla caricatura d’inizio ‘900, all’animazione, al fumetto.

BONVI, UN GENIO DEL FUMETTO TRADOTTO IN OLTRE 20 PAESI

Nato a Modena, Franco Bonvicini in arte Bonvi (1941-1995) comincia negli anni ’60 a collaborare come autore, assieme a Francesco Guccini, ai Caroselli dell’Amarena Fabbri “Salomone pirata pacioccone”, prodotti e diretti da Guido De Maria, per dedicarsi poi al fumetto. A partire dal 1968 disegna le Sturmtruppen, pubblicate in oltre 20 Paesi e tradotte in 11 lingue.

Del 1969 è “Cattivik e del 1972 la saga “Storie dello spazio profondo”, realizzata con Francesco Guccini. Nello stesso anno, per la trasmissione “Gulp! Fumetti in Tv”, con Guido De Maria crea “Nick Carter”, che disegna poi per il “Corriere dei ragazzi”. Dal 1973 realizza “Cronache del Dopobomba”, fumetto censurato in Italia e pubblicato in Francia dal 1974. Per il mercato francese realizza anche “Milo Marat” e le vignette satiriche del quotidiano “l’Humanité”.

Nel 1978 pubblica “L’uomo di Tsushima” dove Bonvi si ritrae nei panni di Jack London. È del 1979, invece, “Marzolino Tarantola”, ideato per “SuperGulp!”.

Nel 1993 dalla matita del fumettista modenese nasce “Blob”, che diventa una serie su “Comix”, la rivista di satira e fumetti edita a Modena da Panini.

Bonvi muore in un incidente nel 1995, lasciando un archivio di tavole, personaggi, storie e disegni che, dal 2005, lo studio Chiaroscuro di Bologna digitalizza e restaura, con iniziative editoriali di successo.