E’ un servizio pubblico e come tale dovrebbe confrontarsi con le vere esigenze del territorio: per questo sospendere il servizio scolastico di trasporto senza un confronto è un atto unilaterale senza giustificazione. L’ATCM dice di riferirsi ad un calendario regionale: peccato che il 3 e il 4 di giugno sono giorni lavorativi, e che come tali ogni preside può deciderli se usarli come ponte, oppure no. Il calendario singolo di ogni scuola è definito dai locali dirigenti scolastici, fatte salve le feste nazionali definite.

A questo punto mi chiedo perché chi deve gestire un servizio pubblico non si confronti col territorio. Non rimane, ai vertici dell’azienda, che chiedere scusa per il disagio e imparare dai propri errori.

Avv. Luca Ghelfi Consigliere provinciale – PDL