Ci sarebbe anche l’ipotesi di frode nelle pubbliche forniture per sette indagati – tra cui quattro legali rappresentanti di Irisbus, società Gruppo Fiat, e il presidente del Ccc, Consorzio colosso edile di Lega Coop – nell’inchiesta sul Civis, il discusso tram su gomma a guida ottica che doveva entrare in funzione a Bologna. L’ipotesi è nei nuovi avvisi a comparire ai 17 indagati; per 15 c’è l’ipotesi di corruzione. Ammesso e non concesso che ci sia stata frode – dice l’avv. Trombetti, difesa Ccc – il Consorzio ha fatto solo i marciapiedi.