Il Paese ha bisogno di una nuova giovane generazione di politici. E per garantire questo ricambio c’è bisogno di persone disposte a cedere il testimone, a tramandare la propria esperienza, ad accompagnare i più piccoli. È questo il tema dell’incontro “Verso una nuova giovane classe politica” promosso dal Centro culturale Francesco Luigi Ferrari che si terrà domani, giovedì 23 giugno 2001 alle 18 al Palazzo Europa (via Emilia Ovest 101 – Modena). In quell’occasione si festeggeranno i 90 anni di Luigi Paganelli, partigiano, compagno e amico di una vita di Ermanno Gorrieri, ex direttore del Centro studi nazionale della Cisl, storico. Interverranno all’iniziativa Giorgio Campanini, professore emerito di Storia delle dottrine politiche all’Università di Parma, Lorenzo Prezzi, direttore di “Settimana”; modererà l’incontro Ettore Tazzioli, direttore di Trc Telemodena.

«I nuovi politici a Modena e in Italia – spiega Gianpietro Cavazza, presidente del Centro culturale Francesco Luigi Ferrari – dovrebbero seguire l’esempio di chi, come Paganelli, ha vissuto in modo intenso e appassionato e, pur avendo partecipato a momenti importanti della vita del Paese, si è anche dedicato come mallevatore a far crescere chi era più piccolo. Questa “catena” negli ultimi anni purtroppo si è interrotta ed è necessario riattivarla per promuovere quel cambiamento, in politica come nella società civile, auspicato da tanti negli ultimi mesi».

Per tramandare ai giovani il desiderio dell’impegno politico e del servizio per il bene comune, non esiste una ricetta univoca. Ci sono però delle indicazioni importanti per l’auspicato rinnovo della classe politica: «Il limite di due mandati per un incarico politico o amministrativo – continua Cavazza – favorisce il ricambio ed è certamente un segnale di ammodernamento. Il non sentirsi troppo legati all’incarico ha un doppio beneficio: prima di tutto verso il singolo che ha in questo modo l’occasione di riscoprire altre opportunità di impegno sociale, ma anche per il territorio e il Paese, perché ricambio è sinonimo di innovazione e di riorganizzazione del sistema di potere».

Durante l’iniziativa di domani al Palazzo Europa, verrà presentato una video che raccoglie la testimonianza di Luigi Paganelli, tra i fondatori del Centro Ferrari di Modena.

Paganelli, nato nel 1921 da una famiglia di operai, si è diplomato maestro nel 1939. Nel 1935 si è iscritto all’Associazione Studenti Medi di ACI “S. Giovanni Bosco” di Modena (il “Paradisino”) e poi, dal 1940, quando inizia gli studi universitari a Firenze, facoltà di Magistero, alla Fuci. Dal febbraio 1941 al settembre 1943 è militare, in fanteria, bersaglieri: fa una campagna di guerra in Iugoslavia, come sergente; è sottotenente dal marzo 1942 e sbandato a Verona l’8 settembre 1943. Partecipa alla Resistenza, nel movimento resistenziale cattolico, dallo stesso settembre 1943, clandestino dal novembre; è rappresentante della DC nel Comitato Militare del CLN; arrestato e detenuto dai fascisti nei mesi di maggio e giugno 1944, è nelle formazioni armate sull’Appennino modenese dal luglio dello stesso anno, nel Corpo d’Armata Centro Emilia e poi nella Divisione Modena Montagna, dove è, successivamente: ufficiale addetto al comando; Vice Commissario generale; Comandante generale della Divisione, dal novembre 1944 al marzo 1945; Comandante della Prima Brigata “Italia”, fino al 25 aprile 1945. È medaglia d’argento al V.M. Dopo la guerra è dirigente della DC provinciale. Si laurea in materie letterarie nel 1945 ed in pedagogia nel 1948 e fa la carriera di insegnante di Italiano e storia nelle scuole medie superiori fino alla pensione (1978). È dirigente delle ACLI dal 1945 fino alla fine del 1949; è dirigente per la corrente sindacale cristiana nella camera del lavoro della CGIL unitaria. È tra i promotori dei “sindacati liberi”, dopo l’uscita della Corrente Sindacale Cristiana dalla CGIL nel luglio 1948 e vice segretario dell’Unione Prov.le della CISL fino al 1958. Si sposa nel 1955 e ha tre figlie. È stato segretario generale della Unione provinciale di Modena della CISL, segretario regionale e membro del consiglio nazionale e dell’esecutivo della CISL nazionale. È stato direttore del Centro studi nazionale della CISL di Firenze. È autore di numerose pubblicazioni sulla storia del movimento cattolico modenese e sul sindacato.