Fare i compiti insieme per aiutarsi a vicenda, imparare un’attività manuale come la falegnameria, la riparazione di una bicicletta o la “frittura del gnocco”, sapere di avere a disposizione un adulto cui rivolgersi per essere ascoltati. Sono alcune delle opportunità offerte, nell’ultimo anno scolastico, a circa 3 mila ragazzi (su un totale di 4 mila 431 che frequentano le scuole medie modenesi), grazie alla Rete delle scuole medie e all’associazione di genitori volontari Città e scuola, in collaborazione con l’assessorato all’Istruzione del Comune di Modena e la Fondazione cassa di risparmio. Il progetto, i cui risultati sono esaminati e valutati dall’istituto Iprase di Trento, ha l’obiettivo di motivare i ragazzi, aiutarli a esprimere le proprie potenzialità e prevenire problemi, dalle difficoltà di socializzazione fino all’abbandono della scuola.

Nei “compiti insieme”, per un pomeriggio o due la settimana, gli studenti possono essere assistiti dagli insegnanti o da giovani volontari, studenti universitari o delle superiori, in un’attività di studio guidato. Lo “sportello alunni” offre la possibilità di lasciare un biglietto in una cassettina e prendere appuntamento con un insegnante per essere ascoltati. I laboratori in orario pomeridiano sono curati da genitori volontari, che molto spesso continuano a impegnarsi anche dopo che i propri figli hanno terminato la scuola. Le attività prevalenti sono cucina, informatica, falegnameria, riparazione di biciclette, modellismo, e sono aperte a tutti. Si lavora e si impara dall’esempio di una persona esperta, dal fare insieme con i compagni, dal manipolare oggetti, attrezzi, materiali; si impara ad aspettare i tempi giusti, a osservare e prestare attenzione, a gustare il piacere di un lavoro ben fatto.