A distanza di tre anni dal provvedimento del Governo Berlusconi (D.L. 25.6.2008 n.112 convertito in legge 6.08.2008 n. 133 “Misure urgenti per lo sviluppo economico, la semplificazione, competitività e stabilizzazione della finanza pubblica”) che disponeva la proroga della durata di validità della carta di identità – da 5 a 10 anni – mediante l’apposizione di un semplice timbro da parte dell’ufficio anagrafe comunale, sono ormai molti i casi di paesi europei e del mediterraneo che non accettano le carte prorogate. Questo crea una situazione confusa, da una parte le agenzie viaggio sempre più spesso chiedono ai propri clienti di sostituire le carte di identità prorogate con carte nuove, dall’altra il Ministero continua a sostenere la validità delle carte prorogate, pur consentendo, in tali casi, la sostituzione della carta stessa.

Sarebbe stato sufficiente che il provvedimento fosse stato applicato sulle nuove carte con la nuova scadenza a 10 anni e non applicato alle carte già emesse a cui veniva aggiunto un timbro.

Siamo davanti al solito “pasticcio all’italiana” dove uffici non necessariamente competenti per materia scrivono provvedimenti di natura economica senza preoccuparsi delle possibili ricadute concrete ed in questo caso anche internazionali.

Un consiglio: per chi deve andare all’estero è opportuno richiedere la sostituzione della carta di identità, prorogata o da prorogare, con una nuova carta di identità.

Francesco Lamandini – Sindaco di Spilamberto