Dalle notizie provenienti dalla Conferenza dei Sindaci, nella quale è stato presentato il nuovo PAL 2011/2013, sembra che le rudezze, riscontrate nel dicembre 2010 all’indomani della Conferenza Provinciale, si siano modulate, quindi si può partire con il piede giusto.

Da parte nostra, come si evince dalla lettura del documento approvato dalla Direzione Provinciale, ci saranno valutazioni critiche, per il passato e per la prospettiva, ma con intenti costruttivi.

Per stare alla nostra competenza sassolese e nella proiezione del previsto distretto vanno chiariti alcuni aspetti che per ora ci risultano non comprensibili.

Innanzitutto i “ soldi “ visto che si parla di tante cose da fare.

Nel nostro documento si parla ,ad esempio, della ristrutturazione dell’Ospedale di Pavullo ma nel PAL non vediamo traccia.

Il piano ospedaliero di Sassuolo rileva una diminuzione, questo non ci preoccupa e non ci interessa, di 14 posti letto e 32 nel previsto distretto (- 10 Pavullo e – 8 Vignola) mentre nell’area Nord (Carpi- Mirandola il conto è pari) …per fare i conti bene e per far capire il 50 % dei tagli è affidato all’area Sud, comunque ci piacerebbe sapere, per dirlo ai cittadini, in quale area vengono tagliati.

Alla faccia del superamento della sanità ospedaliera modenacentrica? Addirittura non si sono attentati a mettere mano ai posti letto privati convenzionati, anche se riconosciamo l’importante contributo quali-quantitativo.

Per Sassuolo non crediamo giusto mantenere specialità di “vetrina“, d’accordo che portano soldi, ma il programmatore dovrebbe anche fare l’analisi dei bisogni preventivamente primari.

Su questa cosa sarà battaglia già annunciata da anni.

Siamo preoccupati per lo smantellamento di Cardiologia…. ci sembra che diventerà un appendice della Medicina Generale.

Spariscono i letti UTIC (unità coronaria) per passare ad un area semintensiva polispecialistica; non si parla di mantenere la funzione relativa all’impianto di pacemaker (abbiamo struttura e professionalità) anche se il punto di riferimento provinciale è previsto al Policlinico.

Sotto certi aspetti ci piace l’intervento della CIMO-SNAMI a proposito della “terapia di drammi vascolari e infarti possibile solo a 10 Km di distanza“ e dell’allertamento della Procura della Repubblica.

Abbiamo proposte da fare e speriamo di poter fare lo stesso percorso di quando i sassolesi salvarono il Materno Infantile ed anche la Cardiologia, non previsti dal programmatore di allora per il nuovo ospedale.

Secondo noi, per concludere, a Sassuolo dovrebbe tornare Ortopedia Traumatologica vigliaccamente scippata in spregio al PAL in vigenza, come fu fatto per la Chirurgia Vascolare del Policlinico, rinunciare alla Ortopedia Artroscopica, trasferire Pneumologia a Pavullo e poi vediamo.

Partito Socialista Italiano Sassuolo.