Mentre alcune società, per conto di Autobrennero, stanno realizzando le prime rilevazioni sul campo per verificare l’effettiva cartografia, scopriamo che il percorso non è quello ‘partorito’ dalla Regione, bensì un tracciato modificato.

“La variante – spiega Enrico Aimi, vicepresidente dell’Assemblea legislativa – non riguarda i punti critici tra Concordia-San Possidonio-Mirandola, ma il ferrarese ed in particolare il passaggio a Sant’Agostino. Questa cittadina, governata dall’ottimo sindaco pidiellino Fabrizio Toselli, ha portato a casa un risultato importante: il tratto di gimcana nel suo comune sarà probabilmente ‘raddrizzato’ e spostato tra San Carlo e Mirabello.”

“Il centrosinistra avevano intimidito cittadini ed imprenditori annunciando che lo spostamento del tracciato, anche di un solo metro, avrebbe significato il rinvio dell’apertura dei cantieri per decenni. Dunque – incalza Enrico Aimi – era soltanto una bugia?”

L’Assessore Peri aveva blindato il percorso, ma, dopo meno di tre mesi dalla chiusura della conferenza preliminare dei servizi, ha dato mandato di verificare sul campo un tracciato differente. Questa decisione è stata presa per la zona di Ferrara in cui il Comune di centro-destra si è messo di traverso, mentre per il versante modenese tutto, ovviamente, tace.

“Sulla vicenda presenterò – annuncia l’esponente azzurro – un’interrogazione per sapere come mai le osservazioni fatte dal Ministero per una zona siano state prese in esame e per un’altra invece no. La politica dei due pesi e delle due misure deve finire, sia per quanto riguarda il tracciato che le opere di collegamento. Piuttosto che ingannare i cittadini e le piccole e medie imprese della bassa, i sindaci dell’Area Nord dicano chiaramente quali opere complementari saranno realizzate e con quali tempi. Non vorremmo – ironizza Aimi – trovarci la gimcana Cispadana senza avere le strade per raggiungere i caselli”.