Lo scorso 23 febbraio un giovane si introdusse nella gioielleria “Blondi” di Carpi, in corso Pio e, dopo aver finto di voler acquistare un Rolex, afferrò la commessa per il collo tentando di farsi consegnare le chiavi delle vetrinette. La pronta reazione della donna che si divincolò dalla presa spingendolo mise in fuga il malvivente.

Le indagini immediatamente avviate dai Carabinieri della locale Compagnia, attraverso le dichiarazioni della commessa, l’impianto di videosorveglianza del locale, le telecamere del Comune e i successivi riscontri sui numerosi contatti telefonici tra i malviventi, avrebbero consentito di delineare il quadro e i volti degli autori della tentata rapina: si tratta di due ventenni della provincia di Napoli con precedenti specifici per rapina, venuti a Carpi in trasferta per fare il “colpo”, grazie alla complicità di tre coetanei pure campani residenti a Carpi, anch’essi pregiudicati. Questi ultimi avevano fornito informazioni sulla gioielleria da colpire e sostegno logistico agli amici e il giorno della rapina avevano svolto le funzioni di “palo” negli angoli del centralissimo corso Pio.

Dalla ricostruzione fatta sarebbe emerso che uno dei due aveva il compito di entrare nel locale e bloccare l’impiegata, l’altro doveva entrare subito dopo per svuotare il negozio mentre i tre “immigrati” facevano i pali per informare gli amici nel caso fossero passate auto delle forze dell’ordine.

Quella mattina qualcosa è però andato storto: l’istintiva e coraggiosa reazione della commessa che, presa per il collo alle spalle dal primo rapinatore, sentitasi in pericolo, reagì con forza divincolandosi e provocando la fuga del malvivente, per cui il secondo rapinatore non riuscì neanche ad entrare nel locale, avendo visto l’amico scappare via.

Le immediate indagini dei militari di Carpi hanno permesso in tempi record di individuare i presunti autori e le funzioni di ciascuno di loro, denunciandoli subito all’autorità giudiziaria. Il 16 agosto scorso, il Tribunale di Modena si e’ espresso emanando un’ordinanza di applicazione di misure cautelari a carico dei 5 malviventi.

In particolare, ai due autori della tentata rapina il giudice delle indagini preliminari di Modena ha imposto l’obbligo di dimora nel centro di residenza (uno dei due è per altro attualmente in carcere a Santa Maria Capua Vetere per un’altra rapina commessa a Frattamaggiore), mentre per i giovani pregiudicati immigrati a Carpi ha disposto l’obbligo di presentazione alla p.g., comunemente detto “obbligo di firma” presso i Carabinieri di Carpi.