Un albanese di 30 anni, residente a Ravarino in provincia di Modena, è stato arrestato dai carabinieri di Bologna perchè accusato di sfruttamento della prostituzione. In base alle indagini dei militari dell’Aliquota Operativa della Compagnia di Bologna Borgo Panigale, da circa tre mesi l’uomo sfruttava con violenze e minacce due ragazze romene di 24 e 18 anni alloggiate in un appartamento del centro di Crevalcore, da lui preso in affitto. Nei suoi confronti è stato eseguito un decreto di fermo emesso dal pm della Procura di Bologna. L’indagine è cominciata dopo che la 18enne sfruttata ha denunciato ai carabinieri di Anzola Emilia la scomparsa di una sua cugina connazionale 24enne con la quale avrebbe diviso un’abitazione a Modena. Dagli accertamenti dei militari è però emerso che la 18enne e la ragazza scomparsa erano sfruttate dall’albanese e costrette con minacce e percosse a prostituirsi lungo le strade di Anzola Emilia, di Modena e di Cervia. E’ stato inoltre accertato che la ragazza scomparsa era in realtà scappata.

L’uomo è stato arrestato nell’appartamento di Crevalcore dove c’era anche la 18enne denunciante. All’interno dell’abitazione è stata trovata anche una pistola scacciacani, circa 1.000 euro in banconote di vario taglio.

L’albanese controllava in maniera maniacale le sue ragazze e cambiava spesso il luogo dove farle prostituire sulla base dei probabili proventi e per evitare controlli da parte delle forze dell’ordine. Il fermo è stato convalidato dal gip che ha disposto gli arresti domiciliari.