Continua l’ondata di caldo nel modenese. Nella giornata di giovedì 25 agosto l’Osservatorio Geofisico del Dipartimento di Ingegneria dei Materiali e dell’Ambiente dell’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia ha registrato la notte scorsa una temperatura minima di 20.7°C al Campus di Ingegneria e di 26.5°C alla stazione storica posta sul torrione orientale del Palazzo Ducale, da dove nella mattinata era interessante osservare la città e il cielo dalla terrazza.

Queste le impressioni colte dal metereologo Luca Lombroso nella veduta mattutina dall’Osservatorio di Piazza Roma, dove si è recato per il controllo degli strumenti: “Cielo sereno, assenza totale di nuvolosità, buona visibilità, si vedono distintamente le colline e si scorgono anche le cime più alte fra cui il Monte Cimone. Nel corso della mattinata si avvertono sbuffi di aria calda e secca, una condizione inconsueta e nuova per la nostra città, ma ormai sempre più frequente. Il sole è cocente, devo sospendere le osservazioni a vista e cercar riparo all’interno della cupola astronomica. Lascio il lavoro osservativo ai provvidenziali strumenti automatici, col termometro già a 36°C per il quinto giorno consecutivo. Mai chi mi ha preceduto qui su nelle Osservazioni ha visto nulla di simile, ma a me è già capitato due volte, nel 2003 e di nuovo quest’anno”.

La punta massima come di consueto è arrivata nel tardo pomeriggio, verso le 17.00. Nello specifico, la stazione automatica del Campus Universitario è arrivata a 38.1°C, poco al di sotto del valore di mercoledì 24 e al picco di lunedì 22, ma siamo pur sempre in presenza di temperature roventi.

“Tutto sommato – afferma Luca Lombroso – possiamo ancora una volta ringraziare l’accorciamento delle giornate. A fine luglio infatti i termometri continuerebbero a salire fin verso le 18.30 o, perfino, le 19.00, talvolta! E’ un caldo secco, quasi desertico, con bassi valori di umidità, oggi inferiori al 29%. Tanto per dare qualche confronto oggi giovedì 25 le condizioni meteoclimatiche di Modena le ritroviamo identiche ad Abu Dhabi o a Luxor, in Egitto, nella Valle dei Re, mentre la capitale egiziana Il Cairo è meno rovente di Modena, con 34°C!”.

Previsione. Domani venerdì 26 agosto dovrebbe essere l’ultimo giorno di “caldo rovente”, col rischio, confermato, della “fiammata finale” nel caso di irruzione piena del fohn appenninico. “E’ preferibile non azzardare cifre – fa notare Luca Lombroso – perché i cambiamenti climatici ci stanno abituando sempre più alle sorprese”. Poi, sabato 27 e domenica 28 agosto, avremo un po’ di sollievo grazie agli affetti, marginali per le nostre zone ma determinanti, di una perturbazione di passaggio a nord del Po, con i termometri che discenderanno fino a valori di 30-32°C.

“Si starà meglio, ovviamente, ma saremo sempre – ricorda Luca Lombroso – ben al di sopra delle medie stagionali. Più in là, le carte meteo si sono rimescolate. Queste situazioni, anomale e nuove, rendono anche meno affidabili le previsioni oltre i 5 giorni e oggi c’è da rimanere stupiti nel vedere riproporre, da alcuni scenari, non la vera rinfrescata ma il ritorno dell’anticiclone subtropicale. Non dovremmo comunque tornare al riproporsi delle temperature odierne. Il susseguirsi delle stagioni astronomiche farà accorciare le giornate di circa 20 minuti da ora al primo settembre, ma l’autunno inizierà solo per il calendario meteorologico. La situazione meteo, invece, potrebbe a sorpresa tornare pienamente estiva”.