Ha l’obiettivo di aumentare e qualificare l’offerta di servizi educativi pubblici per bambini fino a tre anni, in una logica di riequilibrio territoriale, il contributo di 2 milioni e 225 mila euro stanziato dalla Provincia di Modena nelle scorse settimane con il Piano per l’estensione, lo sviluppo e il consolidamento dell’offerta educativa nella fascia 0-3 anni.

Le risorse, destinate sia a soggetti pubblici che privati, finanziano la costruzione e la ristrutturazione di edifici per realizzare nidi d’infanzia, ma contribuiscono anche alla gestione dei nidi esistenti, dei servizi integrativi come i Centri per bambini e genitori, dei servizi sperimentali (in particolare, le educatrici domiciliari nei comuni montani), così come alla formazione e all’attività dei coordinamenti pedagogici.

«In questo momento di tagli agli enti locali – sottolinea Elena Malaguti, assessore provinciale all’Istruzione – questo sostegno , che possiamo stanziare grazie al contributo regionale, è particolarmente prezioso per proseguire nell’opera di diffusione e di qualificazione di servizi educativi molto importanti per le famiglie, continuando a integrare il pubblico con il privato».

Gli investimenti che ottengono contributi riguardano la ristrutturazione del nido Gambero del Comune di Modena (173 mila euro), del polo per l’infanzia Barbolini-Ginzburg di Formigine (400 mila euro), del Centro bambini e genitori Rodari di Montefiorino (quasi 113 mila euro) e del micronido Castello a Marano; l’adeguamento normativo del nido Orso Biondo di Carpi (oltre 138 mila euro) e la costruzione di nuovo micronido a Serramazzoni (110 mila euro).

Il contributo alla gestione dei nidi, invece, va a un’ottatina di strutture per una cifra complessiva di 993 mila euro, mentre altri 88 mila euro sono destinati alla gestione dei servizi integrativi a Modena, Carpi, Castelnuovo, Finale, San Felice, Fiorano, Formigine, Maranello, Sassuolo, Montefiorino, Pavullo, Vignola. I progetti sperimentali finanziati con 19 mila euro sono quelli degli educatori familiari a Serramazzoni (casa Mametta e il Girotondo) e a Lama Mocogno (Lo scoiattolo). Al Coordinamento pedagogico sovracomunale sono destinati complessivamente 47 mila euro, mentre 43 mila sono utilizzati per la formazione degli operatori.