Cassa integrazione per i 45 lavoratori per i quali era stato ipotizzato il licenziamento, e la possibilità di una cassa integrazione a rotazione per altri 90 lavoratori per un massimo di 6 mesi ciascuno nei prossimi 12 mesi (fatti salvi i casi di infungibilità delle mansioni). Questo l’esito del Tavolo crisi per l’azienda riminese SCM – che si è tenuto questa mattina in Regione – convocato dall’assessore alle Attività produttive Gian Carlo Muzzarelli, tra la proprietà, i lavoratori e i loro rappresentanti. “E’ un primo passo, che può dare un po’ di respiro ai lavoratori interessati dalla crisi – ha spiegato al termine dell’incontro l’assessore – . Il comparto dell’edilizia e delle costruzioni è in difficoltà, e bisogna tutelare l’occupazione. Augurandoci che da Roma arrivino al più presto quelle politiche di crescita e ripresa più volte annunciate e mai realizzate, l’azienda ha concordato oggi al Tavolo l’impegno di valorizzare gli investimenti già posti in essere, sviluppare la ricerca dei prodotti, consolidare le relazioni sindacali”.

“Le difficoltà ci sono – ha proseguito l’assessore – : ora si deve reagire, riorganizzarsi e trovare soluzioni innovative che possano assicurare nuova competitività. Come da accordo – ha concluso Muzzarelli – abbiamo riconvocato nuovamente il Tavolo il prossimo 6 febbraio per verificare la situazione dell’azienda, l’andamento del mercato e il proseguimento del confronto sindacale”.