A pochi giorni dall’entrata in vigore della nuova aliquota Iva, che passa dal 20 al 21%, il Codacons sta ricevendo le segnalazioni dei cittadini relative ad aumenti ingiustificati dei prezzi al dettaglio. In base alle denunce dei consumatori – spiega l’associazione – alcuni esercenti, approfittando della situazione di confusione determinatasi, applicherebbero aumenti anche su beni esclusi dall’incremento dell’Iva, come ad esempio caffè, cappuccino o cornetto.

Contro i furbetti dei prezzi, e senza voler colpevolizzare alcuna categoria in particolare, il Codacons ha inviato oggi un esposto al Comando Generale della Guardia di Finanza, in cui si legge:

“si chiede alla GDF e a tutte le proprie sedi provinciali di competenza, avendo tra i propri compiti sanciti dalla legge di ordinamento del 23 aprile 1959, n. 189, quello di prevenzione, ricerca e denunzia delle evasioni e delle violazioni finanziarie, nonchè di vigilanza sull’osservanza delle disposizioni di interesse politico-economico, di effettuare tutte le dovute verifiche e controlli predisponendo ispezioni a tappeto negli esercizi commerciali, con lo scopo di accertare eventuali irregolarità’ nell’applicazione della nuova aliquota e verificare i listini confrontandoli con quelli praticati nei giorni antecedenti l’entrata in vigore della nuova aliquota, denunciando le irregolarità nell’applicazione della nuova Iva sui prezzi e accertando che sia rispettata la normativa sia europea che nazionale in tema di arrotondamenti, prendendo gli opportuni provvedimenti in caso di violazioni’.