Non lascia tregua il prof. Romano Prodi nell’ora e mezza di intervento e di dibattito con il nutrito pubblico accorso ad ascoltarlo per il suo intervento: “Cibo, energie e materie prime: strumenti di divisione o unione per il mondi di domani” a Novellara per il festival Uguali_Diversi.

Ma prima di iniziare la sua riflessione non si esime a rispondere alle sterili critiche apparse nei giorni scorsi sui mezzi d’informazione in cui la destra locale attacca i costi di questa manifestazione culturale e lo fa chiarendo: “Non gravo sull’economia comunale” e incoraggia la manifestazione per l’importante contributo e investimento nel costruire una struttura di convivenza comune, per gestire il mondo di domani, proprio in questo momento in cui la società non è più abituata a farlo.

Numeri e statistiche determino la sfida a cui l’umanità è chiamata a rispondere: siamo in 7 milioni di abitanti e a metà secolo saremo in 9 milioni e sarà necessario trovare cibo ed acqua per tutti. Ma non è l’aumento della popolazione e nemmeno la ricerca di cibo a sollecitare l’analisi di Prodi, ma piuttosto il cambiamento di dieta dei paesi in via di sviluppo (Cina, India e Sud America, lo spreco inopportuno di terreno per la produzione di energia e bio-carburante, l’urbanizzazione sfrenata e la mancanza di una legislazione a favore della ristrutturazione (e rimanda al delitto storico compiuto in Pianura Padana) a danno di opportune ristrutturazioni. Il dramma di reperire nuove risorse è in corso e Prodi richiama l’attenzione sulle guerre per l’acqua e le tensioni sociali determinate dall’acquisto di terreni per l’alimentazione da paesi terzi.

L’appello di Prodi è rivolto quindi alle organizzazioni internazionali e alle singole nazioni per un agire globale ed equilibrato perché “la terra non è più un problema di un singolo paese”

La kermesse culturale è sostenuta da: Fondazione Manodori, CPL Concordia e Massey Ferguson.

Tutto il programma su www.ugualidiversi.org