Grande partecipazione dei cittadini povigliesi alla presentazione del libro “La giustizia è una cosa serie” scritto da Nicola Gratteri, Procuratore aggiunto DDA di Reggio Calabria, e Antonio Nicaso, giornalista e scrittore, fra i massimi esperti di n’drangheta. L’incontro, svoltosi presso la Sala Civica “Rosina Mazzieri” è stato organizzato dal Comune di Poviglio in collaborazione con il Consorzio di Solidarietà Sociale Oscar ROMERO di Reggio Emilia.

A introdurre i due autori e il giornalista Jacopo DellaPorta, moderatore della serata, il sindaco di Poviglio Giammaria Manghi, che ha spiegato i motivi che hanno spinto l’amministrazione comunale a organizzare la serata. «Questa serata s’inserisce in contesto che come amministrazione comunale abbiamo inteso attraversare dedicandolo alla legalità, e lo abbiamo fatto per alcune motivazioni: la prima legata alle celebrazioni per il 150simo anniversario dell’Unità d’Italia, che richiamano i valori fondanti del vivere insieme, e la legalità è uno di questi» ha spiegato il primo cittadino. «C’è poi una motivazione di ordine culturale, di confronto con altri interlocutori, per staccarci dalla quotidianità e fare ragionamenti di un certo tipo. Infine» ha concluso Manghi, «c’è un legame con l’attualità, perché anche a Reggio Emilia si sta delineando un quadro diverso da quello sempre vissuto, con episodi che coinvolgono anche soggetti del territorio. Gli anticorpi non ci sono più: la società Emilia pensava che il proprio afflato civile fosse sufficiente per evitare le infiltrazioni, e invece non è così; non siamo immuni, ci vuole coraggio, e questi incontri, da un lato ci permettono di sensibilizzare la comunità su questi temi, dall’altro di fare scelte amministrative coerenti».

Che la situazione, anche in Emilia Romagna, non sia più quella di una volta l’ha ribadito anche Antonio Nicaso: «dimenticate il piccolo vecchio mondo antico: la provincia di Reggio non più stessa, la società non è più quella chiusa di prima, e il rischio di infiltrazioni mafiose in territorio così appetibile è un dato di fatto» ha ribadito lo scrittore. Un’occasione per fare il punto sulla situazione del territorio dunque, ma anche per parlare della giustizia, o meglio, della mala- giustizia, la giustizia sprecona, come ha chiarito Nicola Gratteri: «”La giustizia è una cosa seria” è un libro scritto sugli sprechi della giustizia, e sulle alternative a quelle che sono le proposte e le forme normative di cui si discute in Parlamento. In questo momento si discute di tutto, tranne che dei bisogni della giustizia: propongono come soluzione la separazione delle carriere dei magistrati, o il processo breve: il vero problema, tuttavia, è lo spreco dei soldi pubblici, che si perdono nelle troppe strutture, come ad esempio i tribunali, sparsi sul territorio, e non vengono destinati all’assunzione di personale per smaltire i processi, o nella mancata informatizzazione dei processi penali» ha spiegato il magistrato. Serve una riforma seria del sistema giustizia, ha ribadito Gratteri: non è più possibile procrastinarla.