Nei giorni scorsi se ne è andata Ivonne Poppi. Aveva 85 anni. Se ne è andata in silenzio cercando di non disturbare. A esequie avvenute in forma privata, noi la vogliamo ricordare, perché il suo impegno nelle Istituzioni, nel Pci e nel Sindacato Pensionati Italiano Spi/Cgil è stato unico nei modi, nelle proposte, nel comportamento deciso e autorevole.

Ivonne, giovanissima a soli 18 anni, aderì nel 1944 alla formazione clandestina “Fronte della Gioventù” di Sandro Cabassi. Diplomata maestra, entrò in Consiglio Comunale a Modena nel 1951, con incarichi successivi da assessore, collaborò con il Pci e negli anni Ottanta entrò allo Spi/Cgil città di Modena, assumendo successivamente responsabilità in segreteria provinciale con delega al welfare, fino a ricoprire l’incarico di responsabile del Coordinamento provinciale Donne Spi, incarico ricoperto sino al 2005.

Il suo intervento nel 2006 in una seduta straordinaria del Consiglio Comunale di Modena convocato per il 60° anniversario del voto alle donne, traccia più di tutti la figura umana e politica di Ivonne, l’attualità del suo pensiero. Nel ricordare il suo primo voto: “la prima volta che votai, ero emozionata e temevo di sbagliare qualcosa, tanto che aprì e richiusi più volte la scheda per essere certa che non ci fossero segni o macchie, avevo il timore che il mio voto venisse annullato. L’emozione continua ancora oggi….purtroppo c’è una disaffezione al voto e c’è una idea di donna sbagliata nei valori e nella dignità. Le donne devono difendere il diritto di potere scegliere e difendersi dall’antifemminismo”.

Con queste sue parole attuali la ricordiamo con affetto e con orgoglio per avere potuto lavorare con Lei. Ai familiari le più sentite condoglianze della Cgil di Modena.

(Segreteria Cgil Modena – Segreteria Spi/Cgil Modena)