Sono stati diffusi oggi i dati relativi alla seconda rilevazione dell’Osservatorio sul Manifatturiero Confapi pmi Modena, iniziativa lanciata dall’Associazione durante la scorsa primavera. L’indagine, rivolta a oltre 300 imprese associate, verte sul ruolo della rappresentanza alla luce della diffusa crisi che si ravvisa su più scenari – politico, economico, sociale – sia a livello nazionale sia locale.

“Il tema della rappresentanza – sottolinea Dino Piacentini, Presidente Confapi pmi Modena – ha assunto sempre più una rilevanza strategica. È però sotto gli occhi di tutti una crisi diffusa e trasversaledella stessa rappresentanza, che sembra aver perso un legame con la sua base, sia essa di natura politica, economica, sociale. Dall’analisi realizzata grazie al questionario abbiamo avuto conferma di una chiara percezione da parte delle aziende che lamentano questa perdita di ruolo e chiedono maggiore presenza e attenzione”.

Nel dettaglio, l’88% degli intervistati riconosce il pesante stato di crisi in cui versa la rappresentanza a livello nazionale; a livello locale la percentuale scende al 62,6%, mentre il 23,8% del campione sostiene la complessiva tenuta del sistema (il 13,4% nonsa). Per il 79,1% degli intervistati, il ruolo della rappresentanza è divenuto sempre più centrale e necessario, ma per il 14,9% non si è registrata un’evoluzione in tale direzione. In particolar modo, in tempi di crisi, questo ruolo si accresce ulteriormente di valore per il 77,6% del campione, mentre il 13,4% ritiene che esso non cambi in relazione alle variabili contingenti. Sul confronto tra crisi della rappresentanza politica e crisi della rappresentanza economica, gli imprenditori ritengono (55,2%) che l’ambito economico ne abbia risentito meno, il 23,8% in maniera inferiore, il 13,4% in maniera superiore e il 7,4% non sa. Su scala locale, l’86,5% delle imprese intervistate chiedono una maggiore coesione tra le associazioni di categoria che rappresentano le pmi sul territorio e lamentano (l’80,5%), invece, a livello locale e nazionale, un’eccessiva predominanza degli interessi della grande industria a discapito delle esigenze della piccola emedia impresa (per il 10,4% questa predominanza è poca, mentre per il 5,9% le pmi non vengono messe in ombra). Stilando una graduatoria di tre caratteristiche necessarie a una rappresentanza che sia soggetto forte e strutturato, la conoscenza del territorio e delle realtà che in esso operano si attesta come il requisito valoriale di primaria importanza; seguono la capacità di accreditarsi come soggetti autorevoli nei confronti delle istituzioni e la coesione interassociativa con altri soggetti affini. La rilevazione si conclude con una previsione circa il ruolo, nel prossimo futuro, della rappresentanza delle pmi: per il 40,2% degli intervistati rimarrà uguale, per il 35,8% assumerà un ruolo centrale nel panorama economico nazionale, mentre per il 23,8% avrà un ruolo marginale.

“Dal sondaggio emerge una profonda consapevolezza da parte degli imprenditori sullo stato attuale della rappresentanza, detentrice di un’importanza centrale che oggi deve superare la crisi trasversale in cui versa, mantenendo fermi i propri valori fondanti e trovando nuove chiavi di traduzione e applicazione degli stessi in relazione a uno scenario di riferimento sensibilmente mutato. Dalpunto di vista prettamente economico, l’attenzione e l’interesse mostrato nei confronti di queste tematiche si traducono in un richiamo alla responsabilità che le associazioni di categoria hanno nei confronti dei soggetti rappresentati, una responsabilità che nasce dalla conoscenza, in primis delterritorio e delle sue imprese, e che poi si interfaccia, gradualmente, con le altre realtà associative e con le istituzioni, sia a livello locale che nazionale. Un ruolo, dunque, fondamentale, che va ricalibrato in maniera costante su due canali: quello dell’ascolto e della relazione con le aziende e quello della comprensione e dell’analisi di un contesto di riferimento allargato. Confapi pmi Modena – conclude Piacentini – lavora con dedizione per la definizione di politiche di intervento a sostegno delle proprie associate, politiche che, servendosi di strumenti concreti, lavorano fattivamente per il rilancio e la crescita delle realtà economiche rappresentate. Reti di imprese, consorzi fidi, internazionalizzazione, credito sono solo alcuni degli ambiti di intervento sui quali puntiamo. È fondamentale investire. Investire sul futuro essendo consapevoli del valore del proprio passato e consapevoli del valore di ciò che costruiremo domani, affinché venga finalmente riconosciuto alle piccole e medie imprese il ruolo da protagonista che compete loro, reale motore dell’economia italiana”.