(Adnkronos Salute) – Vaccinato contro il Papillomavirus umano il 62,2% delle 14enni italiane, cioè le ragazze che avevano 11 anni nel 2008, anno dell’avvio effettivo delle campagne vaccinali. E’ quanto emerge da una ricerca del Censis che ha coinvolto un campione di 3.500 donne, presentata oggi a Roma. La quota decresce tra le attuali 13enni (59,9%) e 12enni (54,3%), segnalando così una flessione nel tempo delle adesioni alle campagne di vaccinazione gratuita. Scarsa è invece la diffusione della vaccinazione tra le donne adulte e al di fuori del regime di gratuità: la quota di 18enni e oltre vaccinate arriva appena al 2,9%.

I dati mostrano quindi con chiarezza la scarsa penetrazione della vaccinazione tra le donne adulte, e più in generale la limitata diffusione al di fuori del regime di gratuità, così come risulta estremamente ridotto il ricorso alle agevolazioni economiche previste dalle Regioni per l’accesso alla vaccinazione delle giovani donne (social price).Sempre secondo la ricerca Censis, in oltre il 70% dei casi la vaccinazione effettuata rientrava nella campagna gratuita per le coorti definite, a cui può aggiungersi un 4% del campione delle vaccinate comunque gratuitamente nel quadro di un progetto sperimentale, il 16% ha pagato totalmente la vaccinazione e il 10% ha fatto ricorso all’opportunità del prezzo agevolato.

A ulteriore testimonianza del ruolo centrale dei programmi gratuiti e del fatto che l’informazione sulla vaccinazione sia molto condizionata da questi, non sono poche le intervistate che ritengono che la vaccinazione sia indicata solo per la fascia d’età per cui è prevista la gratuità mentre la maggioranza delle madri che hanno vaccinato le figlie, di fronte alla proposta della vaccinazione gratuita ma solo per le adolescenti di sesso femminile, ritiene che il problema non possa riguardare gli uomini. “La vaccinazione appare diffusa a ‘macchia di leopardo’ nel nostro Paese – ha evidenziato Michele Conversano, direttore del Dipartimento di prevenzione Asl Taranto e presidente eletto della Società di Igiene e sanità pubblica – con Regioni che vantano alte coperture e altre con una scarsissima percentuale di giovani immunizzate. E’ interessante notare che le Regioni che hanno introdotto la vaccinazione gratuita per un’altra coorte di ragazze possono contare su una più alta copertura anche fra le 12enni, segno che in questo modo l’informazione penetra più a fondo. E in questa direzione bisognerebbe agire anche in altre Regioni”.