(Adnkronos) – Si spacca il fronte dei gestori delle pompe di benzina. Fegica Cisl e Faib Confesercenti confermano lo sciopero, mentre Figisc Confcommercio e Anisa lo revocano, dopo l’incontro con il governo.

“La proposta da parte del sottosegretario non e’ congrua, solo una serie di impegni da concretizzare con il maxi emendamento al ddl stabilita’ -ha affermato Roberto Vincenzo di Fegica Cils- la proposta non e’ sufficiente per sospendere lo sciopero e quindi viene riconfermato. Dal 2008 abbiamo in mano una serie di impegni assunti da due ministri, dal presidente del consiglio e da vari sottosegretari mai concretizzati: dopo due anni e mezzo non ci fidiamo”.

Quanto all’adesione allo sciopero dei benzinai che iniziera’ questa sera per terminare venerdi’ il rappresentante sindacale ritiene che “ci sara’ una partecipazione massiccia perche’ il provvedimento e’ di vitale importanza (bonus fiscale, ndr), senza il quale il 60% degli impianti potrebbe chiudere”. Sostanzialmente, per Fegica Cisl e Faib dopo l’incontro al ministero dello sviluppo economico “non e’ cambiato niente, anche perche’ la Figisc Confcommercio aveva aderito allo sciopero organizzato dalla altre due organizzazioni e quindi ritira l’adesione”.

A commentare invece positivamente l’incontro e’ stato Luca Squeri di Figisc Confcommercio. “Abbiamo raggiunto l’accordo con il governo perche’ c’e’ stata una risposta concreta alle nostre richieste -ha affermato- il governo ha individuato con chiarezza lo strumento, cioe’ il ddl stabilita’”. Quanto alla gratuita’ del pagamento con le carte di credito ovvero senza commissione per importi fino a 100 euro, Squeri a detto che si tratta di “una conquista storica e quindi era doveroso accettare la proposta”.